La Scuola

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Derek

La guardo dormire, avvinghiata alla mia maglietta, con le guance ancora rosee per ciò che è accaduto poco fa.
Cosi coraggiosa e fragile allo stesso tempo.
Sorrido al pensiero di quanto provi a resistermi. Ma lo sa anche lei che siamo destinati l'uno all'altra.
Quando dorme abbassa le sue barriere, la sento mormorare il mio nome.
Le do un bacio sulla fronte, accarezzandole i capelli color del fuoco.
Mi dispiace svegliarla, ma devo parlarle ora che è da sola.

Osservo la sua bocca, bé se devo svegliarla almeno lo faccio a modo mio.
Inizio a lasciare una scia di baci che partono dall'orecchio e continuo sul collo, sento i suoi mugolii, lei che si struscia con la testa su di me, come un gatto.
Arrivo alle sue labbra, cosi rosse e gonfie, fatte per essere baciate, le lascio un delicato bacio.
Apre gli occhi, i suoi splendidi occhi in cui potrei perdermi.
"Quello che sarebbe?" chiede con la sua aria da sbruffona.
"Come cosa sarebbe?" chiedo inarcando un sopracciglio, mentre un sorriso spunta dalle mie labbra.
"No, nulla credevo fossi uno che sapeva baciare davvero, non a livello da terza elementare." ghigna soddisfatta.
"l'hai voluto te." la avverto, prima di avventarmi di nuovo sulle sue labbra.
Stavolta non c'è nulla di delicato in me, la prendo per i capelli tirandoglieli per farle alzare di più la testa. Le mordo il labbro inferiore succhiandolo senza ritegno, i suoi mugolii di piacere mi spingono ad andare avanti, insinuo la lingua nella sua bocca, continuando a baciarla come se non ci fosse un domani.

Dopo svariati minuti in cui la sento che fa fatica a respirare, rallento la presa, fino a staccarmi completamente da lei.
La osservo, con le labbra ancora più gonfie e rosse, le guance hanno preso il colore dei capelli scompigliati, e gli occhi, mio Dio i suoi occhi sono diventati cangianti.

"terza elementare eh?" sorrido soddisfatto.
Sospira, "ehm... Ok... Pallone gonfiato..." ride, mettendosi la mano sulla bocca.
"ahahaha, sei unica." rido.
Mentre mi tolgo da sopra di lei e le porgo la mano per aiutarla a scendere.
"ricordati che la pietra è scomoda" mi dice osservandola.
"mmm" tutto quello che le dico, quando i miei pensieri sono ben altro che casti.

Mi guardo intorno risvegliandomi dalla mia bolla di piacere, ricordando che ci sono cose ben più urgenti ora.
"Aurora vieni" le dico prendendole la mano e portandola davanti alle pareti disegnate.

"Osservale"
Si volta e la vedo concentrarsi su quei personaggi.
I suoi occhi vagano, forse alla ricerca di qualcosa.
Aspetto che sia lei a parlare.
Ho sentito parlare di questo edificio dagli antichi.
Ma prima di dirle ciò che so voglio sapere cosa vede lei.
Perso nei miei pensieri la sento urlare
"si muovono!!" mi dice puntando il dito contro il muro.
"Derek si muovono!!"
Annuisco soddisfatto.
"Ora si ragiona." mormorò più a me stesso che a lei.
"Abbiamo poco tempo. Come ti ho detto prima questo luogo è nato come rifugio, ma soprattutto come scuola, qui streghe e stregoni impararono a controllare i loro poteri, solo che col tempo questi poteri si affievolirono, e ci furono sempre meno streghe e stregoni, fino alla famosa strega del fuoco, quando entrò qui non sapeva controllare il suo potere, di solito si manifesta con la maggiore età, come è successo a te, ma a volte se succede qualche cosa di grave in famiglia, questo potere può prendere il sopravvento, scaturisce in maniera incontrollata e può distruggere, e lei aveva distrutto questo posto. " prendo una pausa per vedere se capisce.
La guardo mentre continua ad osservare le immagini.
" Continua. "mi dice solo.
" Si dice che i custodi del tempo si riunirono, mentre il posto si distruggeva con tutti gli studenti dentro, riuscirono a salvare molti di loro, ma molti altri rimasero intrappolati fra le mura.
Tutti questi ragazzi, lanciarono un incantesimo, prima di morire bruciati, volevano vendetta, ma volevano anche trovare pace.
Avevano già capito che la strega era cattiva, lo era già all'età di cinque anni. Per questo con le loro ultime forze riunite forgiarono quel ciondolo, ed incantandolo.
Solo la strega designata avrebbe potuto ricostruire la scuola e proteggerla, diedero il ciondolo ad un custode poco prima di scomparire.
Quel custode a quanto pare era tuo padre. Jonathan William Mc Kanzie."

Si gira di scatto sgranando gli occhi. "Te lo sapevi!" esclama imbronciandosi.
Sospiro. "In realtà no, non lo sapevo finché non hai aperto il portale Aurora. Solo la figlia del protettore lo avrebbe potuto fare.
Tuo padre mi duole dirtelo è scomparso quindici anni fa."

"È... è morto?" chiede con voce rotta.
Scuoto la testa. "Non si sa, nessuno sa che fine abbia fatto si è semplicemente volatilizzato."
La vedo sedersi a terra, come se le gambe non la sorreggessero più.

Mi avvicino sedendomi accanto a lei.
"Sai fantasticavo da piccola che fosse una spia, un agente segreto in missione..."
Aspetto che continui, le lascio il suo tempo per metabolizzare la cosa.
"Mia madre, non mi ricordo molto di lei. Ero piccola, ma mia zia ha sempre tenuto vivo il suo ricordo." silenzio.
"Ho perso tutti, non ho più una famiglia..." mi dice con voce rotta dal pianto.
Mi volto verso di lei e le prendo il mento costringendola a voltarsi.
"Aurora, te una famiglia l'hai sempre avuta. Tua zia che ti è stata sempre accanto è la tua famiglia, Stella per quanto te non voglia ammetterlo, era la tua famiglia, ti è sempre stata accanto. Ed ora lo siamo tutti noi.
La famiglia non è formata solo da una madre un padre e dei figli.
La famiglia è molto di più, è chi ti vuole bene, chi ti sta accanto senza pretendere nulla, è chi farebbe qualsiasi cosa per te, solo per farti stare bene. La famiglia non è una questione di sangue, è ciò che ti entra nel cuore."

Mi guarda con le lacrime che hanno smesso di scendere, la vedo deglutire, apre la bocca più volte, forse in cerca delle parole.
" Hai... Hai ragione, mia zia è nel mio cuore, ed ora voi.... Ma non chiedermi di considerare lei come membro della famiglia. Perché se davvero fosse stato così quella sera non mi avrebbe riportato da te, mi avrebbe aiutato a fuggire, se mi avesse veramente voluto bene, non sarebbe andata da mia zia a dirgli che qualsiasi altra città era pericolosa per me... "
" Roró lei faceva solo ciò che gli ho chiesto io, perché hai perdonato me e non puoi farlo con lei? "

Sospira. "Appunto, faceva ciò che gli hai detto te, tutto ciò che ha sempre fatto non gli è mai stato dettato dal cuore, ecco perché ho perdonato te e non lei. Per lei sei te la sua famiglia non io." mi dice quasi tutto d'un fiato.
Non so cosa dirle, forse ha ragione.

"Ok... Sono pronta, dici che non abbiamo molto tempo, continua per favore."

La osservo, così piccola e così saggia.
"Bene ecco la mia teoria, basata su ciò che so. Da oggi Aurora, dobbiamo stare attenti, non diamo troppe informazioni, alcune teniamole per noi. Non perché non mi fidi, sia chiaro, ma non sappiamo bene fino a dove il male può spingersi."
"Il male? Stai dicendo che qualcosa non ti convince?"
"Non lo so sinceramente. Ecco ciò che so sei nata qui, in questo luogo sacro. Durante la gestazione di tua madre, tuo padre ti ha consacrato alle due lune, non so quanto questa decisione può essere stata saggia, perché sei nata con la luna del novilunio, sei potente sei una strega del fuoco, e sappiamo tutti cosa hanno fatto nei vari secoli, ma lui ti ha consacrato, il tuo animo lo vediamo tutti è buono, dovrai però combattere una battaglia per non cambiare, li ho visti Roró i tuoi cambiamenti di umore, ho visto quando sei stata posseduta, ma la mia teoria è che non c'è mai stata una strega più potente di te. Sei un miscuglio di poteri, forse proprio per essere nata qui ed essere stata benedetta dalle lune.
Disegni soggetti che si muovono proprio come quelli delle pareti, e solo alcune streghe possono farlo. "

" Cosa? No disegno si, ma i miei disegni non si muovono. "ribatte.
"Si invece, il disegno nella mia stanza si era mosso, credevo di averlo immaginato, avevo dato la colpa alla stanchezza, ma ora so che hai questo potere legato alla preveggenza, anche se non è molto utile dal momento che non sei proprio una veggente.
Hai il potere della terra, legato all'amore, ed al calore famigliare.
Puoi in questo modo entrare nei sogni, anche se probabilmente lo fai inconsciamente, ed hai avuto la fortuna di essere colei che ha potuto ricostruire la scuola. "

" Ok, ma ancora non ho capito la tua teoria. "

" La mia teoria è piccola che le streghe si erano nascoste fino ad ora per trovare un modo per riportare in vita la loro signora. Penso che vogliano farlo con le vergini, non so quante ne servano, ma in più cercano te per i tuoi poteri, a loro servi per i loro scopi. "
La vedo assorbire e metabolizzare il suo destino." Dovrai combatterla ed io sarò al tuo fianco, ma tesoro, ho combattuto tante battaglie, il traditore c'è sempre, quindi per il momento teniamoci per noi le cose ok? "
"si ho capito."

"bene ora cerchiamo un modo per far rientrare gli altri.
Le dico alzandomi da terra.
" Si cerchiamolo anche perché una cosa l'ho capita. "

" Cosa?" Le chiedo curioso.
" Questa diventerà di nuovo una scuola." Risponde decisa.

All'ombra delle due LuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora