Non si torna indietro

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I miei capelli rossi iniziano a brillare fino a divenire fuoco, si propaga per le braccia fino alla punta delle mie dita.
Ho letteralmente una parte del mio corpo che va a fuoco, occhi, capelli e braccia, ma non brucia.

Tengo il pugno stretto alzato nella sua direzione.
La donna davanti a me, non è più la stessa di dieci minuti fa, no, adesso trema, piange e chiede perdono per tutto il male fatto.
Come se bastasse.

"Fuoco, a lungo hai aspettato finché non ti ho trovato. Raduna il dolore degli innocenti furenti, che io sia la spada fulgente dei loro cuori pulsanti che chiedono all'unisono con mestizia giustizia!"

Apro il pugno e una palla di fuoco si forma sul palmo della mano, la lancio nella sua direzione ed i suoi capelli subito bruciano.
Le sue urla riecheggiano tra le pareti della prigione creando un eco.

La guardo mentre cade a terra.
"Adesso saranno le anime di chi hai spezzato a decidere se meriti di vivere o no."

Mi incammino al di fuori della cella, vedo le guardie correre nella mia direzione dopo aver sentito le urla.

"Ferma!" Mi intima uno di loro.
Alzo la mano ed uno scudo di fuoco si crea aprendomi la strada.
Passo senza essere ostacolata.
"Stavolta me ne vado sul serio." Sorrido.
Mi incammino nel bosco, sto per andare a destra, ma mi blocco.
"Derek... lo so" sospiro " sono incoerente ma ho bisogno di vederlo." Dico a me stessa.
Così ascoltando il mio cuore svolto a sinistra. Cammino per altri dieci o quindici minuti prima di arrivare ad una radura.
La conosco, conosco questo posto è lo stesso del mio disegno.

Mi avvicino scorgendo le figure sempre più indistintamente.

Derek è di fronte a due ragazzi tenuti fermi dai suoi uomini.

Stella invece sta aprendo una borsa inginocchiata a terra.

Ed altri due sono ai lati di Derek.

Arrivo sempre più vicino a loro riuscendo cosi a riconoscere Alex.

Una folata di vento fa arrivare il mio odore misto a bruciato alle loro narici.

Simultaneamente si girano tutti verso me ringhiando.
"Aurora" Ruggisce Derek "che ci fai qui? Che ti succede?" Chiede preoccupato guardando le fiamme che ora avvolgono solo i miei capelli.

Lo guardo e solo adesso mi rendo conto di quanto lo ami nonostante tutto quello che mi ha fatto.
Nonostante tutto, io l'ho amato e sognato tutte le notti, da quella fatidica sera che mi ha protetto dalle persone che hanno ucciso mia madre.

Sposto poi lo sguardo su Alex, bloccato alla gola da una mano con gli artigli.

"Lascialo." Ordino a quell'uomo.
Mi guarda con un sorriso ed un sopracciglio alzato, come a volermi dire, si aspetta è?

Stella si è bloccata con una mano alla bocca. Il senso di disgusto che provo nei suoi confronti non so perché è sempre più forte.
Forse perché mi ha ingannata per tutti questi anni, o forse perché è tutta la mia vita una completa menzogna.

"Vuoi sapere cosa mi succede?" Chiedo pacata.
Lo vedo annuire mentre freme agitandosi sul posto. So che vorrebbe venire da me, lo sento perché anche io vorrei solo essere tra le sue braccia, ma al momento provo troppa rabbia nei suoi confronti.

"Succede che ho trovato il mio elemento, succede che non sono più la ragazza spaventata che hai lasciato a piangere sul letto perché hai cercato di prenderla contro la sua volontà."

"Aurora... io... non volevo, davvero non so che mi sia preso..."
"Basta! Non me ne faccio nulla delle tue inutili scuse! Non dopo che mi hai tolto la cosa più importante della mia vita! Non dopo che mi hai tolto la libertà! Per colpa tua ho perso mia zia!" Butto fuori tutta la mia rabbia.

"In questi mesi, non ti sei neanche chiesto se era quello che io volevo, ti sei preoccupato solo di te stesso, come hai sempre fatto!" Sorrido. "Ma grazie a te ho finalmente capito di essere una strega, il mio potere è uscito fuori grazie alla paura ed alla rabbia che ho provato. Pensavi davvero di potermi buttare in una lurida cella?"
"Cosa? No! Non lo avrei mai fatto!" Risponde spalancando gli occhi.

"Be chiunque sia, adesso sta soffrendo le pene dell'inferno." Sospiro.

"Ordina ai tuoi uomini di lasciare i miei amici, o brucierete tutti, e non scherzo."

Derek mi guarda sconvolto, abbassa lo sguardo.
Sento una presenza dietro di me, ed immediatamente creo uno scudo di fuoco che lo tenga lontano.
"Sul serio? Davvero, pensi di potermi ancora imprigionare con i tuoi giochetti?" Schiocco le dita ed il mio scudo immediatamente avvolge l'uomo che ha cercato di assalirmi alle spalle. Non lo sto bruciando ma ho fatto in modo di creare un cerchio intorno a lui.
"Allora?"
Lo vedo arrendersi e fare un cenno ai suoi uomini di lasciarli.
Alex si rilassa massaggiandosi il collo.
"Finalmente! Sai da quanto è che proviamo a liberarti?"
"A me?" Chiedo sbalordita.
"Si! Sapevamo che non eri morta! Ho seguito le tue tracce fino a qui, sapevo che eri importante, l'ho sentito subito!"
Mi acciglio. "Cosa siete voi?"
Sorride "Omega, cacciati dal nostro branco."
Annuisco. "Bene! Da oggi avrete un nuovo branco se vi va di venire con me."
"Cosa? No!" Tuona Derek.
"Aurora è vero, sono stato uno stupido, un idiota, non ho mai davvero pensato a ciò che volevi veramente te! Ma... ma devi capirmi, non so come ci si comporti con una ragazza, sono sempre stato da solo... ho passato 100 anni da solo e prima di incontrarti non sapevo cosa voleva dire amare, poi sei arrivata te e mi hai sconvolto la vita, ho fatto degli errori, è vero, tanti errori, perché mi sono ritrovato ad amare una ragazza diversa dalle altre, una ragazza forte, impertinente, testarda, solare... una ragazza capace di farti sciogliere il cuore con un sorriso... ti prometto che cambierò Aurora, davvero, ma... ma non lasciarmi ti prego..." supplica con la voce rotta.
Ho il cuore che tra un po' mi esce dal petto, sta per scoppiarmi lo so. Vorrei correre tra le sue braccia e non staccarmi più, ma so che non posso, so che prima devo trovare me stessa.
"Derek... " i miei occhi non bruciano più ora, ma sono lucidi.
"Ti amo, ti amo da quando ho incontrato il tuo sguardo anni fa, ma adesso questo non è il mio posto, adesso non è il momento per noi, dovrai impegnarti di più e rispettare le mie scelte."
Sospiro. "Tutti voi dovrete cambiare, perché non ci siano più divisioni, perché non può essere che gli omega vengano maltrattati, perché voi non siete superiori a nessuno!" Urlo in preda alla rabbia ricordando ciò che Amy mi disse.
Guardo Alex "allora venite con me?"
Alex ed il suo amico si guardano sorridendo.
"Certo! Siamo qui per questo."
Sorrido. "Bene! Andiamo." Mi incammino verso di loro.

"Aspettate!" Sento urlare.
Amy sta correndo verso di me.
"Vengo anche io" afferma con il fiatone. "Mi sono stufata di essere in un branco che mi considera una nullità."
Faccio i salti di gioia, sapendo di non dover lasciare la mia amica. Annuisco.

Stella mi guarda. "Posso venire?" Chiede guardando Derek.
"No! Mi dispiace ma ormai non mi fido più di te! La nostra amicizia è finita per colpa tua, non sarai più la spia per conto del tuo alpha."

Schiocco le dita di  nuovo e le fiamme che avvolgevano l'uomo scompaiono.
Guardo Derek correre verso lui.
"Vlad stai bene?" Chiede preoccupato.
L'uomo alza lo sguardo su di me. "Si." Risponde.
"Andiamo!" Esclama Alex.
Guardo un'ultima volta Derek prima di girarmi e seguire i miei amici, la mia nuova famiglia.

All'ombra delle due LuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora