Ti Voglio

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Derek

Sprofondo nella mia poltrona di pelle chiudendo l'ennesimo libro. Stanco chiudo le palpebre e strizzo con le punte del pollice e dell'indice il centro del naso tra gli occhi.
Non ricordo neanche più qual'è stata l'ultima volta che ho dormito.
Gli impegni con il branco sembrano essere improvvisamente aumentati, o sono io che non riesco più a stargli dietro.
Il pensiero degli attacchi e di Aurora... Non so neanche io che cosa sto cercando, risposte a domande che non riesco a porre.
Sarei uno stupido a non ammettere di aver paura, ma so anche che questa paura la devo tenere per me.
Nonostante la stanchezza i miei sensi si allarmano non appena sento dei rumori al di fuori della casa.
So che dormono tutti, chi può essere quindi?
Mi alzo dalla poltrona ed esco fuori, sperando che non sia qualche altra minaccia.

Ma non è una minaccia, al centro della radura, una ragazza dai capelli rosso fuoco, è piegata a terra con addosso solo una felpa, la mia felpa.

Corro da lei, col cuore in gola. Dea luna fa che non le sia successo nulla.

"Aurora!" esclamo mentre mi assicuro che sia viva sentendo il suo battito.
"D-derek..." lascia in sospeso il mio nome. Alza lo sguardo verso di me e la trovo in lacrime.
Più mi avvicino e più sento odore di sangue.
Mi fermo davanti a lei, e febbrilmente tocco ogni parte del suo corpo per capire dove è ferita.
Solo dopo qualche minuto, capisco che il sangue non è suo. Tra le sue gambe è un cuore.

"Aurora cos'è successo?" chiedo spaventato.
"Dove hai preso questo cuore?"
Sospira e tira su col naso, sta cercando di non piangere, ma la voce che cerca di uscire la spezza.
"N-non lo so, i-io non non..." non finisce la frase che scoppia in un pianto disperato.
"Piccola calmati, va tutto bene, sei qui ora." la abbraccio, mi si avvinghia al collo come se non volesse piu lasciarmi, la prendo in braccio, sorprendendomi di quanto fosse leggera, infila la sua testa nell'incavo del mio collo mentre cerca di non piangere.
Mentalmente mando un comando ai miei beta, li voglio svegli ed attivi.
Salgo in camera ed anche se vorrei sempre averla cosi vicina, mi costringo a staccare da me il corpo della mia compagna adagiandola sul letto. Si prende il viso tra le mani, continuando a singhiozzare.
Mi piego alla sua altezza e le prendo i polsi per farla staccare.
"Aurora cos'è successo? Di chi è il cuore?"
Mi guarda disperata. "I-io non lo so, non ricordo nulla, ero andata a letto, e non so come mi sono ritrovata nel bosco." gli occhi si riempiono di nuovo di lacrime, ha fatto uno sforzo enorme per parlare senza piangere.
La osservo, è distrutta, i suoi capelli sono arruffati e pieni di foglie, è nuda tranne che per la mia felpa, il che mi fa salire il sangue, pensando a qualcuno che possa averle fatto del male. Si spaventa guardando i miei occhi che diventano rossi. Le entro in testa cercando il bastardo che l'ha ridotta cosi ma un dolore allucinante mi prende alle tempie. Sbarello sulle gambe, e mi allontano tenendomi la testa. "Che cazzo!" impreco.
"Che razza di magia hai fatto?"
Mi guarda confusa.
"di cosa parli?" chiede.
"Aurora! Non c'è nulla, cos'è successo? Hai il buio completo, cosa mi nascondi?"
Pensierosa si alza, guarda la porta ed il letto. "ho bisogno di una doccia" si gira e si rinchiude nel bagno.
La osservo, mentre scappa da me... Di nuovo.
Apro la porta prima che il mio beta bussi.
Senza guardarlo impartisco ordini.
"C'è un cuore nella radura, dimmi a chi appartiene, non è umano, ma so che c'era qualche umano cercalo, prendi chiunque ti serva, sorveglia i confini, assicurati che siano tutti al sicuro."
"Si Alfa" si limita a rispondere, sa che quando sono in modalità lupo non c'è da scherzare.
Si allontana mentre lo sento impartire ordini agli altri.
"Ora vedi di capire che cazzo succede" sbraita il mio lupo nella mia mente.

Apro la porta del bagno e lei è davanti al lavandino nuda e bagnata.

Mi guarda attraverso lo specchio con gli occhi di diverso colore uno rosso ed uno verde, e tutto ciò che mi dice è "Ti voglio."

Aurora

Salgo i gradini che portano alla camera da letto, ho stranamente caldo stanotte, forse perché sono appena uscita dall'antro del fuoco, quindi decido di mettermi a dormire nuda.
Mi spoglio e mi butto sul letto addormentandomi immediatamente.

Sono nel bosco e lotto contro un orso, sta per arrivare a squarciarmi la gola, quando invoco la terra e la sua protezione, i rami si staccano dal terreno e circondano l'orso che si dimena cercando ancora di afferrarmi, "Spada del fuoco!" urlo.
Ed improvvisamente appare tra le mie mani la spada rosa di Clarissa, la impugno con tutte e due le mani e la conficco nel petto dell'orso con tutte le mie forze. Estraggo la spada con fatica ed il suo cuore è la, sulla spada.
È in quel momento che mi sveglio e capisco di aver ucciso davvero, per la prima volta.
Butto la spada a terra, inizio ad andare in iperventilazione e faccio l'unica cosa che posso fare ora, scappo, corro via, lontano da quel posto e da tutto ciò che ho appena fatto. Corro fino a che le forze non mi abbandonano, facendomi cadere in ginocchio a piangere tutte le mie lacrime.

Ho bisogno di Derek, ne ho un disperato bisogno, è con me, lo guardo mentre mi porta in casa. È con me quando i suoi occhi sono gli occhi del lupo. Mi spaventa e mi attrae.

Devo allontanarmi, devo ragionare.
Devo capire chi sono.

"Aurora" sento la voce, "sei solo Aurora"
L'altra voce ribatte. "Non darle retta, te sei molto più di, sei fatta per comandare."
"Ascolta il tuo cuore Aurora, cosa ti dice" mi chiede la prima
"Attacca" risponde la seconda.
Un combattimento interno si svolge all'interno del mio essere, finché non appare lui.
In tutta la sua possenza, l'aura dell'alfa mi colpisce come non mai.
So cosa voglio, voglio lui.
"Ti voglio" sussurro, mentre le mie voci si acquietano.



All'ombra delle due LuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora