NICCOLÒ POV
"Ma che cazzo però Nì, potevi evità de fa quella battuta l'altra sera al parcheggio..mo che dico a Giulia?! È da du giorni che me sta a fa l'interrogatorio e io continuo a sviare il discorso..non so più che inventamme..me farai dannà te" Ele dall'altro lato del telefono parla senza fermarsi un secondo..non riesco a connettere..sono letteralmente le 5 di lunedì mattina.
"Ma che te urli mo?! Me devi spiegà perché me stai a chiamà alle 5 della mattina pe dimme sta cosa" dico un po' infastidito..la amo immensamente ma non può svegliarmi a quest'ora come se fosse pomeriggio inoltrato, la gente dorme!
"NICCOLÒ MORICONI, non cambiare discorso" mi spaccherà un timpano se non la smette.
"Aridaje Eleonò, la voi finì..non so ancora sordo..me lo farai diventare tu però" sbuffo e mi alzo dal letto, ormai non mi riaddormenterò più e poi avevo comunque in programma di iniziare ad allenarmi in vista dei concerti.
Mentre lei continua a parlare, mi dirigo in cucina per prepararmi il caffè e riempire di croccantini la ciotola di Spugna che, tutto contento, mangia con gusto..mi assomiglia in fatto di cibo.
"Senti, me dici che stai a fà..'ndo stai?" Chiedo io ad un certo punto.
"So uscita de casa cinque minuti fa..sto andando a correre e tra 2 ore inizio il turno in ospedale, perché?"
"Ok, fermate al parcheggio..mo me vesto e arrivo..corriamo insieme, tanto dovevo svegliarmi anche io per allenarmi" dico contento di aver trovato una scusa per vederla..se devo sentirla urlare già di prima mattina meglio farlo di persona e non tramite una chiamata.
"Porta anche Spù, ce sta pure er piccoletto che me sta a fa dannà..io te o dico questo se nun se da na calmata te lo riporto a casa a te e me tengo l'altro amore mio" dice riferendo al nostro cagnolone..scoppio a ridere, so che sta scherzando..non si staccherebbe mai da quel cucciolo.
"Ma che ce l'hai co me stamattina piccolè? È da du ore che me stai ad urlà contro de tutto, nun te va bene niente oggi..che c'hai le cose tue?"
"Nic ti conviene non farti proprio vedere, potrei staccarti qualcosa a cui tieni molto" ribatte subito lei
"Potresti pentirtene principè, nun se sa mai che potrebbero tornarti utili" stamattina mi sento più audace del solito..potrebbe essere una mossa azzardata ma qualcuno dovrà pure fare il primo passo.
"Non commento neanche, mo sbrigate che se no te lascio da solo e me ne vado da sola" chiude così la telefonata..scuoto la testa divertita..la pischella è diventata più vivace negli anni..mi piace questa cosa..si fa valere!
Mi cambio velocemente e indosso le scarpe, pronto per tornare ad allenarmi..mi piace sempre questo periodo dell'anno dove ci do dentro più del solito anche con la palestra perché significa che dopo poco arriva il momento che più aspetto durante l'anno: salire sul palco, dove posso esprimere tutte le mie fragilità insieme a tutti coloro che le condividono con me. Prendo il guinzaglio e lego Spugna e mi dirigo al parchetto.
"Alla buon'ora Moricò, te vorrei ricordà che non tutti hanno la possibilità de annà a lavorare quando je pare..io tra meno se du ore devo stà in ospedale, dovemo muoverci" dice subito lei, nemmeno un buongiorno come si deve.
"Oggi sei proprio acida, fattelo dì, mo me saluti come se deve?"
"Nun te lo meriti"
"Mo che ho fatto" chiedo io divertito
"Nun lo so..anzi si..dovevi essere più discreto l'altra sera..te l'avevo detto che non volevo dire nulla a nessuno ed ora l'hanno capito tutti" ok è veramente arrabbiata e preoccupata di questa cosa, cerco di tranquillizzarla.
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QUEL FILO CHE CI UNISCE - ULTIMO (Niccolò Moriconi)
FanfictionSono passati 4 anni da quando Eleonora si è trasferita dall'altra parte del mondo per inseguire il suo sogno. A Roma ha lasciato la sua famiglia, gli amici di sempre e Niccolò che considerava l'amore della sua vita fin quando qualcosa dentro di loro...