QUEL FILO CHE CI UNISCE - ULTIMO (Niccolò Moriconi)

GESTI CHE VALGONO PIÙ DI MILLE PAROLE ❣️

ELEONORA POV

È la mattina della vigilia di Natale, è sempre stato il periodo dell'anno che preferisco. I film da guardare tutti insieme sul divano, la famiglia che si riunisce, una cioccolata calda davanti al caminetto scoppiettante, i giochi di società con gli amici tra tante risate e chiacchiere, gli addobbi che io e Niccolò appendevamo sempre insieme con largo anticipo perché sa quanto amo questa festività e l'infinità di cibo. Dovrei essere estremamente felice e soprattutto grata di essere nuovamente qui ma non sento nulla. 

Il vuoto che provo dentro di me si affievolisce un po' quando sto con Niccolò, vedo e osservo tutti gli sforzi che sta facendo per me, per rendermi felice e per farmi sentire amata. Sento il suo amore incondizionato, lo percepisco nei gesti che compie ogni giorno, in ogni singola parola sussurrata, in ogni carezza che mi riserva e in ogni canzone cantata fino a farmi addormentare.

Mi sono svegliata presto questa mattina, lui è ancora nel mondo dei sogni..è esausto, non fa altro che occuparsi di me, della casa e dei nostri animali. Mi sento estremamente in colpa, vorrei davvero essere d'aiuto anche solo con una piccola parola di conforto ma, quando tento di far uscire qualcosa dalla mia bocca, mi tornano in mente le immagini di quel terribile giorno e mi blocco. Non so esattamente perché sto reagendo in questo modo ma il mio corpo è come se stesse gridando aiuto, mi sta dicendo di fermarmi, di procedere secondo i miei tempi e in questo momento so che non è ancora il momento di esprimermi. Ho paura che una volta che parlerò inizieranno a chiedermi e farmi domande su quello che ho vissuto e io non voglio riviverlo, non ora che la ferita è ancora fresca.

Se non riesco a parlare da un lato, dall'altro esprimo tutto quello che sento e che provo con i gesti che sono amplificati rispetto al solito. Questo però succede  solo con Niccolò, solo con lui i miei occhi tornano a brillare mentre con tutti gli altri sono spenti.

Accarezzo piano un tatuaggio che ha sulla mano destra e lo osservo dormire con la bocca semiaperta..in questo periodo ho anche iniziato a dar peso ai piccoli dettagli..cose che prima mi sembravano insignificanti ora esprimono il mondo per me.

"Buongiorno amore mio" alzo la testa di scatto e mi accoccolo su di lui. Mi accarezza la schiena lentamente lasciandomi innumerevoli baci sui capelli.

"Ti va di andare di sotto a mangiare qualcosa piccolè? Ti preparo i pancakes con la Nutella e le fragole che ti piacciono tanto? Ti va?" annuisco furiosamente, il mio stomaco inizia a brontolare a quelle parole..sto riniziando a prendere appetito.

"Calma, te giuro che nun me magno tutto io" mi prende in braccio e come prima tappa mi porta in bagno..ha una pazienza infinita con me..tutti i giorni compie gli stessi gesti e si assicura che io sia sempre a mio agio. Dopodiché mi porta in soggiorno dove mi fa stendere sul divano assicurandosi che io sia coperta e accendendo la televisione sul mio film di Natale preferito: Mamma ho perso l'aereo. 

Lo sento armeggiare in cucina e gli rivolgo un timido sorriso da lontano..mi viene in mente solo ora che non ho nessun regalo per lui, ma niente basterebbe per dimostrarle la gratitudine nei suoi confronti. Ho un'idea però, devo solo impacchettare il tutto, sarà un'impresa avendolo sempre intorno.

Mi porta la colazione direttamente sul tavolino davanti a me, mi sporgo per abbracciarlo.

"Sei contenta piccolè? Guarda qua che albero che t'ho fatto..solo per te amore mio" sussurra lui mentre ci gustiamo la nostra colazione. È diventato dannatamente bravo a cucinare.

La giornata trascorre abbastanza in fretta tra mille abbracci e parole sussurrate da parte sua..innumerevoli film visti e qualche risata scappata anche dalle mie labbra. Quando succedeva i suoi occhi si illuminavo come se avesse vinto alla lotteria e mi stringeva a se ripetendomi quanto ama il mio sorriso. Te lo prometto amore, tornerò ad essere me stessa.