COMUNQUE VADA CON TE

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ELEONORA POV

I raggi del sole colpiscono direttamente il mio viso e mentre lotto contro la stanchezza sento innumerevoli baci sul collo per poi arrivare alle mie labbra..mi ritrovo a sorridere..un sorriso sincero, uno di quelli che mi erano mancati.

"Buongiorno, piccolè" sento dire dal moro al mio fianco. Apro gli occhi e vedo che mi sta osservando curioso.

"Buongiorno" dico io mentre gli accarezzo una guancia per poi lasciargli un bacio proprio lì.

"Hai dormito bene?"

"Si, come non succedeva da tempo" ammetto sincera..trovarmi in questo letto con lui è ancora surreale ma sono veramente felice di essermi lasciata andare e di essere rimasta ieri sera.

Mi giro su un fianco e gli circondo la vita con le mie braccia poggiando la testa sul suo petto e inalando il suo dolce profumo..è una droga per me. Nel frattempo Nic mi accarezza i capelli lasciandoci diversi baci..è come se non riuscisse a capire che sono reale, che sono veramente qui con lui.

"Mi sembra un sogno Ele, se è così nun svegliamme" sussurra al mio orecchio.

Alzo la testa e avvicinandomi faccio scontrare nuovamente le nostre labbra..-sono qui amore mio, sono reale..io e te..tu ed io-

"Non vorrei rovinare questo momento, ma il tuo telefono non hai smesso di squillare da questa mattina" confusa, lo prendo dal comodino e noto 30 chiamate perse da Giulia e altrettanti messaggi.

"CAZZO, CAZZO, CAZZO" dico in preda al panico

"Che succede?" chiede lui preoccupato

"Nì non ho avvisato Giù ieri, le avevamo detto che mi avresti riportato tu a casa e invece non ci sono mai tornata!" dico sbarrando gli occhi, sarà preoccupatissima

"Chiamala ora e dille che sei viva" come può essere così tranquillo?!

"Lo sai vero che mi farà il terzo grado?" dico io conoscendo la mia amica

"Embè? Dille a verità, sei adulta nun devi dare spiegazioni a nessuno" -fosse così facile-

Afferro il cellulare e compongo subito il suo numero, mi alzo dal letto per parlarle, senza le distrazioni di Niccolò, e mi dirigo in salotto seguita da Spugna e Pisolo che nel frattempo si sono alzati sentendomi urlare.

"Eleonora Ferrari, mi hai fatto venire un infarto..dove cazzo sei?!" dice dopo aver risposto subito 

"Hai ragione, scusa, non ti ho avvisato ma mi sono addormentata sul divano qui da Nic..l'ho aiutato a sistemare un po' casa e dopo aver giocato con i cuccioli sono crollata" mento spudoratamente ma non sono ancora pronta a sorbirmi un interrogatorio di domenica mattina dopo aver passato una serata stupenda.

"Non hai scuse Eleonò, sai quanto me so preoccupata? Ho chiamato anche i tuoi genitori e le ragazze per sapere se eri da loro..indovina un po?! nessuno sapeva dove fossi" continua lei imperterrita..cazzo..ora devo dare spiegazioni a più persone..non ci voleva proprio.

"Hai ragione, tra poco torno a casa..puoi avvisare tu gli altri che sono viva per favore? Nel pomeriggio poi li chiamo io per tranquillizzarli" 

"Va bene, sappi solo che la conversazione non finisce qua..mi devi raccontare realmente cosa è successo" -ma come fa? persino dall'altra parte del telefono sa che le sto mentendo-

"Ti ho già detto come è andata, la versione non cambia..ora devo andare, ci vediamo dopo" chiudo la telefonata prima che possa ribattere..non sono ancora pronta a condividere cosa è successo stanotte tra me e il moro.

QUEL FILO CHE CI UNISCE - ULTIMO (Niccolò Moriconi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora