PICCOLA STELLA⭐️

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NICCOLO' POV

19 OTTOBRE 2026

"Papà" le mie bimbe mi stanno guardando con aria stranita e un po' divertita. E' da giorni che impiego il mio tempo cercando di insegnargli questa parola. Adesso tentano di dire qualcosa ma, quello che esce dalle loro bocche sono suoni incomprensibili. 

"Amò basta daje su..quanno saranno pronte o diranno" si avvicina a me Ele con due piattini di pastina per loro. Mi appresto ad imboccare Beatrice mentre lei si concentra su Ludo. Siamo una squadra, per forza di cose dobbiamo essere presenti entrambi nel momento della pappa se no sarebbe un disastro.

"Bea nun se tira il cibo" la ammonisco subito, è sempre stata così. Lancia un sacco di cose per terra e ci sfida con lo sguardo, è incredibile. Mi farà uscire fuori di testa.

"E' inutile che te la ridi, nun me piace quanno fai così. Guarda tu sorella, magnà senza fa e storie" le indico l'altra mia piccola che nel frattempo mangia tutto con gusto. Sono completamente diverse.

"Amò ha preso proprio da te, guarda 'npo ha già finito tutto" Ele mi indica il piatto e mi avvicino alla mia pulcina per lasciarle un bacio in fronte. 

"Brava amore mio, mo papà te canta na canzone sì?" batte le mani. La tolgo dal seggiolone e la porto in bagno per lavarla mentre Ele tenta di convincere quella testa calda di Bea a mangiare un pochino.

La svesto e, dopo averle cambiato il pannolino, le metto un paio di leggins con la maglia della Roma sopra. Le ho fatte personalizzare, dietro c'è scritto Moriconi 3. Il giorno in cui sono nate. Il migliore della mia vita.

"Ma che je hai messo Niccolò?" alza gli occhi al cielo.

"Che c'è che nun va scusa?" 

"Pantaloni viola e maglia giallorossa, davvero?" inarca un sopracciglio trattenendo una sorriso che le sta comparendo in volto. Osservo meglio la mia bambina e mi gratto la nuca imbarazzato. Effettivamente non stanno molto bene quei colori insieme.

"Eddai che cambia tanto dovemo sta 'n casa" 

"Mmmm va beh mo lasciala così..prendi anche Bea mentre pulisco il casino che ha combinato" prendo in braccio anche lei lasciandole dei baci sul pancino, ride di gusto. Le appoggio entrambe per terra e vedo Pisolo e Spugna avvicinarsi lentamente. Santi cani. Sono bravissimi da quando sono arrivate le gemelle, non hanno mai tentato di saltargli addosso o di leccarle in viso. In realtà sono più preoccupato del modo in cui li tratteranno loro quando saranno più grandi. Sicuramente gli insegneremo l'amore verso gli animali, lo stesso che accumuna me ed Ele.

Recupero velocemente una chitarra e, dopo essermi seduto a gamba incrociate sul pavimento davanti a loro, inizio a sfiorare le corde e ad intonare la canzone che ormai è dedicata alle mie bambine.

"Hai da sempre compreso la mia fantasia
L'hai accesa poi spenta, poi sei andata via
Sei tornata più forte con un sasso nel cuore
Hai preso il mio giorno, lo hai reso migliore"

Sento uno sguardo bruciare su di me, alzo leggermente la testa e vedo la mia fidanzata che mi guarda incantata mentre tenta di riordinare tutto il pasticcio. Le rivolgo un sorriso timido per poi riportare gli occhi su Bea e Ludo che battono felici le manine. Mi sciolgo ogni volta che le vedo. Stanno crescendo troppo in fretta.

"E ora scrivo qui in fretta per dirtelo ancora
Che sei forte e fragile senza paura
Tu resta la stessa, la stessa di sempre"

E' quello che auguro loro, essere sempre loro stesse qualsiasi cosa capiterà lungo il loro percorso. Desidero che inseguano sempre i sogni che le rendono vive, che siano indipendenti e forti. Vorrei che possano essere libere di essere qualsiasi cosa vogliano perchè non c'è cosa migliore che esprimere ciò che si è davvero.

QUEL FILO CHE CI UNISCE - ULTIMO (Niccolò Moriconi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora