YEMEN

629 15 35
                                    

ELEONORA POV

30 SETTEMBRE 2024

È già da tre settimane che mi trovo nello Yemen, è stato difficile inizialmente adattarmi a questo posto. La cultura è differente, la donna è vista ancora come un essere inferiore e le condizioni di vita sono pessime rispetto alle nostre. Ci sono stati momenti in cui ho pensato di mollare tutto, mi ritrovavo a piangere nella mia stanza pensando di aver fatto l'ennesima cazzata a partire..ma poi, una volta asciugate le lacrime, uscivo dal mio rifugio personale e vedevo i sorrisi sui volti delle persone grate per quel poco che hanno, vedevo la gioia negli occhi dei bambini felici perché noi volontari eravamo sempre pronti a giocare con loro nel nostro tempo libero. È questo che mi tiene a galla, che mi fa capire di aver fatto la scelta giusta.

Mi manca casa però, non posso negarlo..e come ben potete immaginare casa per me è lui. Quando sono partita il 5 settembre con il mio zaino in spalla, erano tutti li presenti per me..persino Anna, Sandro e i fratelli di Nic ma di lui non c'era traccia. Mi ha mandato un messaggio augurandomi buon viaggio e soprattutto ripetendomi di aver cura di me stessa..Adriano mentre mi abbracciava mi ha sussurrato di non essere arrabbiata con lui per aver fatto questa scelta, era troppo difficile vedermi andare via un'altra volta. Ho salutato tutti, con un groppo alla gola sperando di rivederli dopo qualche mese.

Inizialmente ero arrabbiata con Niccolò per non essere venuto a salutarmi in aeroporto, ma ho deciso di provare a comprenderlo.. fa parte del mio processo di guarigione. 

Per ora la situazione in questa cittadina è stabile, non abbiamo assistito a particolari bombardamenti fortunatamente. Stasera, dovrei avere la videochiamata con Giulia che sarà insieme ai ragazzi, sarà la prima volta che rivedo tutti da quando sono qui.

Sono appena uscita dall'ospedale dopo un'operazione andata a buon fine..mi sto dirigendo verso casa insieme a Luca..siamo ospiti di una famiglia locale che erano entusiasti di averci con loro..sono molto grati per il nostro servizio.

"Sei stanca Ele?" chiede il mio collega

"non hai idea, vorrei toccare il letto e svegliarmi tra un mese" ridacchio io, purtroppo gli orari di lavoro sono imprevedibili..dipende da quante urgenze abbiamo.

Arriviamo in casa e ci accolgono subito i bambini che ci trascinano con loro a giocare con il pallone. Le risate non mancano mai, i sorrisi sono sempre presenti sui loro volti e gli abbracci sono talmente sinceri che mi si stringe il cuore ogni volta. 

Sento il cellulare suonare, guardo l'ora e non mi sono nemmeno accorta del tempo che passava. Giulia mi sta già chiamando..corro nella mia stanza e cerco di rendermi un minimo presentabile, indosso ancora il camice. Con la mano tremante premo il tasto accetta e dopo pochi secondi appaiono tutti i miei amici.

Sono tutti riuniti a casa nostra, li guardo uno ad uno..quanto mi mancano..cerco dei segni di cambiamento in loro ma non ci sono. Guardo un'altra volta ma lui non c'è.  Un piccolo colpo al cuore mi colpisce, sono delusa. Prima non ha voluto salutarmi ed ora non è nemmeno presente. Non capisco cosa vuole comunicarmi con questa sua decisione.

"A Eleonò te abbiamo disturbato? Stai ancora a lavoro?" chiede Adriano che è abbracciata a Federica in preda alle lacrime.

"No, tranquilli ragazzi stavo giocando con i bambini..non mi hanno lasciato nemmeno il tempo di cambiarmi" dico subito io. 

"Allora come state?"

"Dovremmo chiedertelo noi a te..te vedo 'npo dimagrita, te danno da magnà si?" è stato Cocco a parlare. Scoppio a ridere.

"Certo, ma quando sei qui capisci il vero valore delle cose..il poco cibo che abbiamo è razionato e quando c'è qualcosa in più lo lasciamo volentieri ai più piccoli, tranquilli che sto bene però. La situazione è sotto controllo per il momento" cerco di tranquillizzarli vedendo il terrore nei loro occhi.

QUEL FILO CHE CI UNISCE - ULTIMO (Niccolò Moriconi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora