ELEONORA POV
20 APRILE 2025
Mi ritrovo sul pavimento del bagno con le ginocchia al petto e la mani sul viso, tremo come una foglia e ho solo voglia di piangere. Pensavo e speravo che le nausee fossero passate ed invece è da qualche giorno che sono tornate più forti di prima. Non riesco a mangiare nulla senza rimetterlo, le uniche cose che il mio stomaco riesce a tollerare sono pane e grissini.
"Piccolè, è da quando avemo fatto l'amore che stai così, io lo sapevo che poteva succede quarcosa e infatti guarda qua! Nun dovevo ascoltarti, mo sai che famo?! Annamo in ospedale, nun è normale sta cosa" mi accarezza dolcemente la schiena, è sempre qui con me quando ho questi attacchi. Non ho nemmeno la forza di rispondergli talmente sono debilitata sia a livello fisico che mentale. Da un lato c'è questa continua nausea che non mi lascia in pace, dall'altra parte c'è Niccolò che non fa altro che ripetere sempre le stesse cose. Lo strozzerei con le mie stesse mani.
"Quante vorte te lo devo dì che nun centra niente?! Ma me voi ascoltà?! Tu ora me devi dì come possono esse correlate le due cose"
"Avrà scombussolato quarcosa dentro de te o la piccola nun è d'accordo co le nostre attività" alzo gli occhi al cielo, è impossibile questo ragazzo.
"Niccolò ma te senti quanno parli? Capisci che quello che stai a dì nun sta ne in cielo ne in terra vè?" non ha nemmeno più senso incazzarsi, va avanti dritto con le sue teorie del cazzo senza ascoltare nessuno.
"Starei più tranquillo se ti decidessi a farti visità" mi alzo in piedi a fatica seguita da lui che mi tiene per i fianchi per non farmi cadere. Incastro i miei occhi nei suoi e tento per l'ennesima volta di farlo ragionare.
"Mo basta!" sbotto io. Sgrana gli occhi. "devi finirla Nicco, nun potemo annà all'ospedale ogni volta che ho un piccolissimo problema. Fa tutto parte del pacchetto questo, la vuoi capire?! Alcune donne hanno una gravidanza stupenda senza problemi mentre altre no! Nun ce sta na regola fissa, è così e basta. Te devi rilassà me stai a fà venì l'ansia pure a me senza motivo. Te prego ho bisogno di serenità e al momento non riesco ad esserlo se continui così" finalmente gli dico tutto, non m'importa se ci resterà male ma non posso più sopportare questo suo comportamento. La sua ipocondria è eccessiva, io ho bisogno di vivere tranquillamente questo viaggio senza paure e paranoie infondate. Vedo i suoi occhi rabbuiarsi e delicatamente mi avvolge tra le sue braccia tatuate e scoppia a piangere.
"Scusa Ele, è che ho il terrore che anche lei ci lasci, nun posso permetterlo. Mi dispiace se te senti così, so che è colpa mia ma io mi sento impotente. Vedette così ogni santo giorno nun sai che effetto me fa. Vorrei prendere un po' della tua sofferenza e darla a me. Nun vojo che sia tu a sta sempre no schifo" cerco di calmarlo con dei piccoli baci sul collo che solitamente lo rilassano, infatti, sento il suo respiro regolarizzarsi. Lo guardo negli occhi.
"Amore io ti ringrazio ma purtroppo gli uomini nun possono ancora rimane incinti" cerco di sdrammatizzare la situazione, lo sento ridacchiare divertito da ciò che ho detto.
"Davvero Nì, stiamo bene. Anche io ho paura ma vojo cercà de viverme tutto al mejo anche se è difficile. Tra due settimane avemo la visita e finirà anche il primo trimestre" gli lascio un bacio all'angolo della bocca dove gli compare un sorriso.
"E poi potemo inizià a comprà quarcosa per questa pulcina?" chiede accarezzandomi la pancia. Lui avrebbe già svaligiato tutti i negozi di bambini esistenti a Roma ma non gliel'ho permesso. Non sappiamo nemmeno il sesso e poi preferisco andarci con i piedi di piombo. Sospiro, so che ci tiene molto a questa cosa.
"Nun lo so, vorrei aspettà ancora n'attimo. E poi i neonati hanno bisogno solo di vestiti e pannolini..nun de tutta quella roba che m'hai fatto vede"
"Me stai a dì che nun è necessaria una mini chitarra giocattolo?!" scoppio a ridere scuotendo la testa.
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QUEL FILO CHE CI UNISCE - ULTIMO (Niccolò Moriconi)
FanfictionSono passati 4 anni da quando Eleonora si è trasferita dall'altra parte del mondo per inseguire il suo sogno. A Roma ha lasciato la sua famiglia, gli amici di sempre e Niccolò che considerava l'amore della sua vita fin quando qualcosa dentro di loro...