PRIMO NATALE IN QUATTRO👨‍👩‍👧‍👧

647 17 12
                                    

ELEONORA POV

25 DICEMBRE 2025

Sento dei baci sul collo che mi svegliano. Un sorriso spontaneo nasce sul mio viso. Mi giro verso Niccolò e apro gli occhi trovandolo intento ad osservarmi. Mi posiziono sul suo petto e porto una mano sul suo cuore, è il mio posto nel mondo.

"Buongiorno amore, buon Natale" spalanco gli occhi. CAZZO. CAZZO. CAZZO. Me ne sono completamente dimenticata, non ho preso nessun regalo, nemmeno alle bimbe. Mi siedo di scatto portando una mano in volto ed emettendo un sospiro nervoso. Che faccio ora?! Sono una pessima fidanzata, madre, amica, figlia e nuora. Ottimo.

"Che succede amò?" 

"Nicco, non mi ricordavo più che c'era anche Natale e non ho comprato niente a nessuno" abbasso lo sguardo, le lacrime minacciano di uscire, come ho potuto non ricordarmene?!

"Ehi..ehi..ehi..Ele..guardami" porto nuovamente lo sguardo su di lui e noto che non è arrabbiato anzi, ha un'espressione dolce e piena d'amore. Mi abbraccia forte immergendo il suo naso tra i miei capelli e inspirando il profumo che tanto ama. Sogni e fragole, come dice sempre lui.

"Pensi che me ne importi qualcosa del regalo piccolè?! Me l'hai già fatto tre settimane fa mettendo al mondo queste meraviglie" dice lui indicando le nostre bimbe che fortunatamente stanno dormendo nelle loro culle accanto a noi.

"Ma...faccio schifo Niccolò...come può essermi passato dalla mente?" 

"Ma che stai a dì?! La nostra vita è cambiata radicalmente, nun sapemo manco più che giorno è quanno ce svejano, gira tutto intorno a Bea e Ludo come dovrebbe essere in questo periodo delicato. Te prego nun datte colpe inutili, stamo ancora imparando a consocecce e a capì come organizzacce. Pensi che a mi madre freghi qualcosa se nun avrà 'n regalo da parte nostra? E' felice anche solo se le portiamo e piccole, o sai" 

"MA.." tento di ribattere nuovamente ma mi ferma ancora.

"Niente ma, mo ce preparamo che oggi semo tutti 'n villa 'nseme. Ce sta nonna che nun vede l'ora de vede e diavolette" 

"Grazie amore, nun so come faremmo senza de te. Sei la nostra ancora, sempre" gli lascio un bacio e cerco di alzarmi per iniziare a cambiarmi. Tutto questo viene interrotto da un forte pianto, Beatrice. Mi appresto ad andare verso di lei, avrà sicuramente fame. Non faccio nemmeno in tempo ad alzare la maglietta che si attacca subito. Emetto un sospiro, non ho detto nulla al moro ma è parecchio doloroso allattarla, è talmente affamata che a volte mi provoca dei piccoli tagli. Stringo i denti. E' per loro Ele, devi farcela. Questo è ciò che mi ripeto da settimane.

"Ma me spieghi com'è possibile che questa magnà già come na ragazzina de 5 anni?" ridacchio e torno vicino a lui. Passa una mano sui suoi capelli scuri e lo guardo negli occhi.

"Che te devo dì amò?! Ha preso da te" 

"Ele io te o dico, questa pischelletta qua è 'n diavolo, già se vede. Io nun so pronto" 

"Daje Nì, nun pensamoce ora..Godemoci sti momenti, quando avranno 16 anni ce penseremo" il suo volto diventa improvvisamente bianco e butta la testa all'indietro sul cuscino.

"Lo sai vè che prima o poi cresceranno sì? E che tu nun potrai tenerle sotto na campana de vetro pe il resto della vita loro?" 

"O so ma nun ce vojo pensà, me sale già a tachicardia" 

Riporto lo sguardo su Bea che sembra essere sazia, la passo delicatamente a Niccolò che inizia a riempirla di baci. Da quando sono nate si è rincoglionito, non c'è giorno che non torni a casa con un nuovo vestitino o giocattolo che non potranno usare ancora per qualche anno. E' un caso disperato.

QUEL FILO CHE CI UNISCE - ULTIMO (Niccolò Moriconi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora