Capitolo 85

558 22 0
                                    

Arriviamo a casa di Emma. È grande e bella devo dire, è proprio un bell'appartamento.
io: Bella casa
E: Grazie, accomodati.
Io: Grazie
Mi siedo sul divano e lei mi si mette al fianco.
E: Allora, ho bisogno di raccontati tutto e devi giurare di non interferire nel mio discorso.
io: Giuro.
Mi prende le mani e inizia a giocherellare con l'anello che ho al dito.
E: Hai presente quando ti ho lasciato?
io: E chi se lo scorda?
E: Ecco, non lo volevo fare. Il ragazzo che hai visto in centro si chiama Sam, stavamo insieme all'età di 19 anni e io gli piaccio ancora, in senso fisico. Ha capito che noi due stavamo insieme e ha detto che se non ti lasciavo lo avrebbe detto in giro.
Mi irrigidisco, Emma lo capisce e mi stringe le mani. Che bastardo.
E: Io ho cercato di farti capire che non volevo lasciarti, infatti ti ho ribadito che ti amavo e che ti amo ancora. Mi dispiace di averti fatto soffrire, anche io ho sofferto, molto.
La guardo.Mi avvicino per baciarla.
E: No
io: Perché?
E: Mattia se scopre che stiamo insieme...
io: Emma basta. Basta. Ci amiamo e non me ne frega niente. Non ci scoprirà, non ti spia dalle finestre. Un bacio, ti prego. Ne ho bisogno. Ti prego. Torna da me.
E: Mattia...
io: Hai detto che mi ami ancora, dimostramelo.
E: Non andiamo a letto però
io: E perché no?
E: Hai la febbre.
io: Sto bene
E: Matti scegli, o niente o il bacio.
io: Bacio
Mi si avvicina e ci baciamo, quanto mi mancava. La prendo e la faccio sedere a cavalcioni su di me, mi mette le mani nei capelli, invece le mie vagano sul suo corpo.
Emma inizia a strusciarsi su di me.
io: Emma, però se fai così non riesco a sta' calmo
E: Così come?
io: Non te struscia'. Te prego
E: Che è? Ti eccita
io: Da morire.
Le prendo la mano e gliela poso sulle mie parti bassi. Le viene un sorriso quasi soddisfatto.
io: Allora che dici? So' eccitato abbastanza?
E: credo che si possa fare di più.
Inizia a muovere la mano sui miei pantaloni.
io: Oh no.
Ritorniamo a baciarci, sono eccitato da matti.

Le prendo la mano e gliela sposto dai pantaloni ai capelli, ma Emma non ci sta perché la riporta sui jeans e continua la sua dolce turtura. Mi stacco. E: Che hai? Le levo ancora la mano io: Sto per venire E: E allora? Meglio, poi ti cambi io: No, non vale. E: perché? io: O mi fai venire così e poi facciamo l'amore o non mi fai venire proprio. E: Ok. Non ti farò venire. Quando ti passerà la febbre ne riparleremo. Sbuffo. E: E non mi mettere il broncio io la bacio ancora.

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora