Capitolo 34

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Andai in bagno, mi sciacquai la faccia, mi sistemai i capelli e andai in studio, una volta entrato feci un respirone e vidi Maria seduta sulla poltrona.

Mi sorride.

Maria: Ciao Mattia, accomodati.

Mi indicò la poltrona davanti a lei e mi seddetti.

io: Ciao.

Gli sfoggiai uno dei miei sorrisi più convincenti anche se già so che Maria non la frego.

Maria: Va bene se arriviamo subito al dunque?

io: Sì certo.

La stavo guardando negli occhi, fino a che non iniziò a parlare di Emma e così abbassai lo sguardo.

Maria: Emma mi ha detto tutto! Di ieri sera, di oggi, di Paola, di Stash e di te. Ascolta Mattia io ho chiesto di poter parlare con te perché so che ci tieni a lei e ti fa male tutta questa situazione. 

Lo capisco perché quando tu cerchi di fare il duro coi tatuaggi, l'arroganza, il capellino, nei tuoi occhi si legge tutt'altro. 

Guardami Mattia e dimmi che non è così.

Guardami e dimmi che non tieni a Emma.

Io non sapevo cosa fare, avevo gli occhi lucidi e una lacrima mi scese sul volto. Alzai lo sguardo e Maria mi guardava con affetto.

Io dissi con le lacrime agli occhi: Non so cosa fare Maria, ho paura di tutto. Emma mi rende vulnerabile e prima quando si è incazzata con me e mi ha detto che faccio cagare ero distrutto. Ho paura di perderla sempre se non l'ho già persa e ora ho anche scelto la sua squadra. Ma se ogni volta mi tratta così non so se resisto.

Maria: Mattia devi stare tranquillo, hai fatto la scelta giusta, ne sono convinta ed Emma non sarebbe capace di trattarti sempre così perché anche lei vede il dolore nei tuoi occhi e le fa male anche a lei, come fa male a te.

io: Come fai a saperlo?

Maria: La conosco bene e conosco abbastanza anche te

io: E cosa devo fare?

Maria: Lasciala calmare. Questa sera vai da lei, prima di cena. Ti prepari e le bussi alla porta, fidati che non ti manderà via.

io: E se invece lo facesse

Maria: Non ne avrebbe il coraggio

Io: E devo portarle qualcosa?

Maria sorrideva: Se hai voglia 

Ora sorridevo anche io. Mi alzai e abbracciati Maria

io: Grazie Maria. Di tutto

Maria: Tranquillo, se hai bisogno io ci sono sempre.

Eravamo ancora abbracciati.

Maria: È meglio che torni di là!

Mi staccai, la salutai e me ne andai in sala relax.

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora