Capitolo 153

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Sento un rumore assordante che mi da fastidio, prendo il cuscino e me lo metto sulla testa coprendomi le orecchie, il rumore non cessa allora mi alzo, Emma non è vicino a me e quel cazzuto rumore fastidioso proviene dalla sveglia del suo comodino, la spengo.
Urlo.
io: Emmaaa
Nessuna risposta, mi alzo dal letto e vedo un bigliettino sul tavolo da parte di Emma.
Leggo.
E: 'Matti sono andata fuori con Cristian, facciamo colazione e corriamo. Volevamo passare un po di tempo insieme'
Scherza? Prendo il telefono e la chiamo, non risponde, l'ha lasciato a casa. Sono incazzato. Chiamo Cristian.
C: Cia...
io: Passamela
C: Chi?
Io: MUOVITI
C: Ok, Emma ti vuole Mattia
E: Pronto
io: Voglio una spiegazione.
E: Di cosa?
io: Pretendo una spiegazione di tutto questo, perché? LO SAI CHE SONO GELOSO, IN PIÙ SE SE TRATTA DER MIO MIGLIORE AMICO E DE TE INSIEME CHE FATE COLAZIONE.
E: Oh, calmati, non t'arrabbiare e scendi in cucina. Tra poco siamo lì.
Io: Tra poco, TRA POCO UN CAZZO.
Riattacco. Sono troppo geloso ma Emma è solo mia e mi da fastidio che voglia passare del tempo da sola con Cristian. Forse non gli vado più bene, non mi vuole più. Mi scendono delle lacrime che mi asciugo velocemente e scendo. Vedo Emma seduta al tavolo ancora col pigiama e Cristian sul bancone mezzo addormentato che ride.
io: Siete usciti cor pigiama? O ve la siete spassata sur divano eh?
Emma si alza.
E: Te sta bene.
io: Che cosa?
E: Impari a farme gli scherzi, quando ve siete fatti male giocando a calcio, quando eravamo sulla barca con Fedez e quando fai lo stronzo facendomi ingelosire.
io guardo Cristian.
C: Era sua l'idea.
io: Siete delle merde.
Mi scendono le lacrime, Emma mi abbraccia e mi sale il braccio, piango più forte.
io: Fanculo, sei una stronza
E: E dai hahaha. Ti amo.
io: Io te odio, me so sentito 'na merda
Appena mi calmo vado in camera e mi sdraio a letto, vengo raggiunto da Emma.
E: Scusa, ma prima o poi dovevo farlo.
io: Lo so, ma potevi farmi qualcosa di meno pesante, non se scherza così coi sentimenti, sai come so fatto.

Mi abbraccia e mi bacia una tempia. E: Sì, è vero. Ti ringrazio per avermi perdonato. Quanti film mentali te sei fatto? io: Troppi E: Tipo? io: Tipo che non mi volevi più, che non mia amavi, che te piaceva de più Cristian ecc. E: Hahahaha peccato che io amo te. Mi bacia e le sue labbra sanno di fragola e di salato, probabilmente dovuto a una lacrime che mi è scesa. Ci stacchiamo. io: Te sei magnata le fragole? E: Sì come fai a saperlo? io: Dalle tue labbra. E: Ti piacciono le fragole? io: Sì. Mi bacia ancora. io: Se poi me le fai assaggià tu so più bone. Ride e mi bacia ancora e ancora e ancora, facciamo l'amore quasi tutta la mattinata e il pomeriggio lo passiamo con Cri e i due ragazzi dell'altra volta in spiaggia.

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora