Capitolo 116

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Una volta saliti in macchina arriviamo in una prateria, non c'è nessuno, solo verde. È stupendo davvero.
C: Porca vacca e qui mangiamo?
E: Sì bello mio
io: Emmaaaa
E: Cosa?
io: Modera il linguaggio, potrei offendermi
E: Hahaha ma smettila.
Iniziamo a correre in discesa e vale cade e rotola insieme a Davide, io e Cri con dei ciuffetti d'erba facciamo degli scherzi a Emma facendogli credere che ci siano degli insetti e lei si spaventa ed urla.
E: Smettetelaaaaaa.
io e C: Hahahahahaha, muoio.
Una volta arrivati in una zona tranquilla e piana stendiamo le tovaglie e iniziamo a mangiare. Sono sdraiato, Emma è accanto a me e tiene una mano nell'interno coscia e qualche volta la muove su e giù, è stupenda: I capelli mossi biondi, gli occhiali da sole, il sorriso splendente e lei, lei è fantastica, paradisiaca.
Gli mimo un "ti amo" e lei mi sorride e mi mima a sua volta "ti amo anche io". Il pranzo passa velocemente, tra risate e battutine.
C: Venite a giocare a calcio.
io: La palla da dove la pigli? Dar cielo?
C: No, è là.
io: L'hai portata te?
Annusice.
Mi alzo e lo abbraccio.
io: Io ti amo Cri.
Emma si schiarisce la gola apposta, sorrido e la bacio.
Iniziamo a giocare a calcio.
E: Mattiaaa
io: È?
E: I pantaloni
Urla, mi avvicino.
io: Cos'hanno?
Controllo se sono rotti ma niente.
E: Tirateli su, ti si vedono le mutande
io: E perché tu guardi in basso?
E: Perché il mio occhio è attirato verso il basso
io: Ah si?
Davide e Valentina sono andati con Cri a giocare, quindi siano rimasti solo io ed Emma, mi siedo e le sussurro all'orecchio.
io: Come mai è attirato verso il basso? Conosci qualcosa che ti distrae?
E: Sì, e devo dire che mi distrae molto.
io: Mhhh, a me distrai tu.
Le bacio il collo.
io: Se non avessimo compagnia saresti già senza vestiti.

E: Per quello ti ho messo la cintura, così evito di cadere in tentazione. 

io: Ahhh be, Allora poi recuperiamo il tempo, con calma, a casa. 

E: O in macchina 

Rimango scioccato. 

io: Perché in macchina? 

E: Perché se continui a provocarmi così non ci arrivo a casa. 

io: Bhe si potrebbe fare anche in auto, dai, basta o impazzisco, vieni a giocare? 

E: Sì, andiamo. 

Andiamo tutti a giocare a calcio e verso sera torniamo a casa di Emma, Cri, vale e Davi alloggiano in un albergo lì vicino, così vanno via.

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora