Capitolo 40

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Questa volta mi stacco io.

io: Emma il telefono.

Sbuffa e prende il telefono dalla tasca dei jeans. Rimane seduta su di me e risponde.

Emma" Hei ciao... Sì dai tu?... Domani?... Guarda ti faccio sapere perché ho già in programma qualcosa... no... E allora cosa significa?... Sì ciao"

Decido di fare le domande dopo sulla telefonata perché è diventata scazzata, le prendo il telefono e lo lancio sul divano, la attiro Emma più a me e la bacio. Sento che si ammorbidisce e una volta finito il bacio mi abbraccia.

io: Non credi sia meglio che scendiamo?

Emma: Sì

Non fa alcun movimento.

io: Emma pensi di alzarti?

Emma: No

io: Ok

Mi alzo di scatto con Emma in braccio.

Emma: Mettimi giù. Mattia.

Io: Shh, non urlare che ci sentono.

Sono già arrivato alla porta d'entrata e metto giù Emma.

Emma: Sei un cretino.

Mi da una leggere spinta, sta per aprire la porta ma le blocco la mano. Le afferro i fianchi e inizio a baciarla. Lei mette le braccia attorno al mio collo.

Quando ci stacchiamo mi dice: Come mai?

io non capisco.

io: Cosa?

Emma: Perché mi hai baciata?

io: Perché non ti piace?

Emma: Lo adoro.

io: E allora dov'è il problema?

Emma: Nessun problema, volevo solo sapere perché mi hai baciata mentre avevo già la mano sulla maniglia.

io: Per prima cosa perché mi piace baciarti, seconda cosa perché da quando hai risposto al telefono sei diventata scazzata e questo è un modo per addolcirti e per terzo non voglio che tu sia incazzata con me.

Emma: Mmm.. Direi che sono plausibili come risposte.

Mi da un bacio casto sulle labbra e scendiamo.

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora