Capitolo 103

521 20 0
                                    

Il giorno seguente mi alzo prima di tutti, vado in giardino ed ora sono convinto che sono quello di prima, voglio tornare il coglione che risponde, il coglione che se ne fotte, il coglione che fa errori e non gli importa, almeno non ci rimango più male. Forse riesco a farlo con tutti, ma so che con Emma non ci riuscirò.
Mi siedo e mi metto il cappuccio con la musica. Dopo venti minuti esce Emma.
E: 10 minuti
io: Cosa?
E: Dobbiamo lavorare
io: È domenica
E: Sono io che comando, 10 minuti.
Ma vaffanculo. Mi preparo e la raggiungo in studio, entro e non ci salutiamo, mi comunica i pezzi e inizio a cantare.
E: Stai andando indietro come i gamberi, non mi arrivi, sei ritornato nel tuo guscio da tartaruga.
io: Chissà perché
E: Cosa vuoi dire?
io: Che sono stato di merda in questi tempi e sto cercando di cancellarli, non mi fa bene restare esposto.
E: E credi che io stia bene in questi giorni? Che continuo a chiederti come stai e insisto finché non mi dici la verità? Credi che mi piaccia sentirmi dire da te che non vuoi parlare? Credi che ieri non mi abbia fatto male il fatto che non mi hai voluto parlare? Credi che io sia stata bene questa mattina, quando mi sono svegliata e non eri vicino a me? A proteggermi? A guardarmi? O a dormire?
io: Emma io sbaglio di continuo, sono così. Credi che tutte le cose di cui abbiamo parlato, io le abbia mai dette a qualcuno?
No, non ho mai parlato con nessuno dei miei problemi, delle cotte, non ho mai pianto con nessuno, sono sempre stato da solo per i fatti miei. Non è facile entrare in un gruppo per me, non è facile dire ti amo, non è facile mettermi a piangere e dire addio, ma l'ho fatto. Anche tu hai sbagliato ma ti ho perdonato.
E: Forse hai sbagliato ad innamorarti di me, non sono quella adatta.
io: Non ho sbagliato.
E: Sì Mattia.
io: Allora è stato lo sbaglio più bello che io abbia mai fatto in vita mia.
Mi avvicino ad Emma che è seduta sulla sedia, mi metto accanto a lei e la fisso negli occhi.
io: Non mandiamo all'aria tutto per colpa del mio carattere.

E: Mi fai male quando non mi parli e anche quando mi rispondi da scazzato. 

io: Scusa 

Mi avvicino ad Emma. 

io: Baciami 

E: Perché? 

io: Perché io lo voglio, e pure tu 

E: Io non lo voglio. 

io: Davvero? 

Mi avvicino ancora di più e ci sfioriamo le labbra. 

io: Così lo vuoi ? 

E: No. La bacio. 

Dopo un po mi stacco. 

io: Mica non lo volevi? 

E: Non si dice di no ad un regalo 

io: Ah, be allora voglio fartene un altro. 

La bacio ancora.

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora