Capitolo 25

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Suona la sveglia, sono le 7:40. Emma dorme ancora, così decido di portarle la colazione a letto. Vado in cucina e non so cosa preparare. 

io: mo che cazzo devo fare? Bho

parlo anche da solo.

Decido di prepararle il caffè e prendo qualche biscotto e una brioche.

Nel frattempo sento Emma che mi chiama: Mattia

io: Dimmi

Emma: Dove sei?

Andai in salotto.

io: Qua

Mi siedo sul letto e la guardo. È stupenda anche appena sveglia.

Emma: Rimani lì fermo imbambolato o vieni qui.

Mi allunga le mani, io le afferro e mi sdraio sopra di lei. Le do un bacio casto sulle labbra. 

Emma: Che stavi combinando in cucina?

Alzo un sopracciglio.

io: Sorpresa

Mi alzo, vado in cucina, prendo il vassoio e torno in salotto.

Emma: Davvero? Mi hai fatto il caffè? 

Praticamente saltella sul letto, si siede appoggiando la schiena al cuscino e le do il vassoio con sopra la colazione.

io: Devo andare in camera a vestirmi 

Emma: No. Rudy ha detto che viene lui a chiamarti e poi devi provarti la febbre.

io: Non ce l'ho la febbre.

Le sorrido e lei mi mette il broncio.

Intanto beve il caffè.

Credo sia arrabbiata, così mi siedo accanto a lei e le accarezzo la guancia. Lei si scosta e abbasso la mano.

io: Eddai, non fare così, ti prego

Emma: Non puoi restare oggi.

io: Vorrei ma no, non posso. Lo sai.

Mi avvicino e aspetto che mi dia il consenso per baciarla, così iniziamo a baciarci per qualche minuto.

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora