Capitolo 130

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Verso l'1:20 arrivo a casa, apro la porta e trovo Emma che piange sulle scale, devo andare a consolarla o cosa? No, sono incazzato. Non saluto e proseguo dritto.
E: Mattia, ti prego.
Mi afferra per un polso e mi spinge contro il muro, mi stringe a sé e piange.
E: Dove cazzo sei stato?
io: Non ti interessa.
Mi scosto e me ne vado, Dio se mi fa male vederla così, non smette di piangere però sono incazzato.
Vado in camera, mi metto il piagiama ed Emma chiude la porta con me e lei dentro.
io: Che cazzo fai? Apri la porta vado in salotto a dormire.
E: Mattia, per favore, stai qua. Ti amo.
io: Emma ora non ho voglia di discutere e di stare con te quindi apri la porta.
A dir la verità ho una voglia matta di abbracciarla e baciarla, di farmi fare le coccole ma non ci riesco. Non smette un secondo di piangere, le lascio i fazzoletti sul comodino e vado in soggiorno.
Trovo Maria sul divano

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora