Capitolo 91

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Mi alzo di scatto dal divano, raccolgo la felpa di Emma da terra e vado in soggiorno. Sento l'acqua che scende. Mi spoglio ed entro in bagno.
E: Mica eri incazzato?
Entro in doccia, mi fiondo su di lei e la bacio.
io: Sì, ma sono più eccitato che incazzato.
Emma mi sorride.
E: Lo sento, e lo vedo.
Sorrido e la bacio ancora. Prende un po di shampoo e inizia a insaponarsi la testa, la guardo e sorrido. Le prendo le mani.
io: Girati.
Si gira e inizio a massaggiarle la testa, lavandogli i capelli, Emma appoggia la testa alla mia spalla e chiude gli occhi, fa un verso strano, di piacere e io continuo a massaggiarli i capelli.
io: Ti piace eh!
E: Sì, dovresti farmeli più spesso questi massaggi.
Sorrido. Una volta finito i capelli gli lavo il corpo e lei fa lo stesso con me. Dopo venti minuti circa siamo fuori dalla doccia ed io sono in camera, disteso sul letto che la guardo fonarsi i capelli, quando ha finito si gira verso di me e sorride. Mi siedo,lei si avvicina, si mette a cavalcioni su di me e mi bacia, facendomi stendere sul letto.
E: Sei ancora arrabbiato?
io: Insomma
E: Cosa posso fare per farmi perdonare?
io: Per prima cosa potresti spiegarmi il perché l'hai detto e per seconda cosa voglio un'infinità di coccole e di baci. Devi diventare peggio di una droga.
E: Non ti creo già dipendenza?
io: Oh sì, ma voglio di più.
Ci sdraiamo sul letto, Emma è sopra di me, con la testa sul petto che giochicchia con la mia "barba". Io la guardo e le massaggio la testa con una mano.
E: Ho detto quelle cose perché ero incazzata con te e volevo vedere se continuavi ad infischiartene anche se dicevo così o meno, forse ho esagerato un po troppo.
io: Forse?
E: Scusa. Ho avuto una paura quando ti ho visto così arrabbiato, credevo di averti perso. Quando eri fuori ho pianto, Cri e vale erano con me. Non ti hanno detto niente?

io: Che avevi pianto no, per il resto cercavano di farmi ragionare ma non ci sono riusciti, quando mi incazzo così ho solo bisogno di stare da solo e in silenzio, l'unica cosa che mi sarebbe potuta servire oltre al silenzio era un abbraccio. E: Davvero? Sei tipo da abbracci? io: Hei sarò anche duro fuori ma guarda che sono un coccolone anche io. E: Hahaha lo so, sei anche un tenerone Mi guarda e mi bacia. E: Allora, il primo test da superare come è andato? io: Ti ho già perdonato, ma le coccole e i baci gli voglio comunque E: Hahahaha, l'ho sempre detto che sei viziato io: Non è colpa mia Passiamo la mattinata a scherzare, ridere, baciarci e coccolarci fino a che Emma si addormenta. Sono le 12:20. La metto sotto le coperte le do un bacio e la guardo. Cinque minuti dopo si apre la porta.  

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora