Capitolo 83

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La mattina sento qualcuno che si muove. È domenica ed è giornata libera da telecamere e tutto. Meno male.
Mi giro a pancia in su e sbadiglio, mi rigiro e vedo Emma.
E: Scusa ti ho svegliato
io: No, tranquilla
Mi bacia la fronte con delicatezza.
E: Scotti ancora, come la senti la testa?
io: Bollente
E: Davvero?
Annuisco.
E: Vuoi provare la febbre?
Scuoto la testa.
E: Allora cosa vuoi fare?
io: Per ora rimanere a letto.
Sospira e si risdraia nel letto con me.
io: Se tu non vuoi puoi anche alzarti
E: No, stai male e non ti lascio solo.
io: Grazie. Ma gli altri?
E: Sono già tutti in giro.
Io: che ore sono?
E: Le 9:00
io: Mica dobbiamo parla' noi due?
E: Prima facciamo colazione con calma, poi ti provi la febbre e in base a come stai vediamo se spostarci o rimanere qua e poi abbiamo dalle 11 circa fino alle 9:30 di sera per parlare.
io: Mmmh, sarà una bella giornata.
E: Dormi se hai sonno
io: Non ho sonno
E: Eh allora cosa rimani a letto a fare?
io: Volevo passare più tempo al caldo e assieme a te.
Sorride e mi bacia la fronte.
Mi alzo e la guardo.
io: Facciamo colazione
E: Andiamo.
Ci alziamo e ci prepariamo il caffè con un paio di biscotti e facciamo colazione, in silenzio.
Emma prende il termometro.
E: Alza il braccio
io: So metterlo il termometro
E: Non importa.
Alzo il braccio e mi mette il termometro. Aspettiamo il bip che segna 38,5
E: Mi sa che è meglio stare qui, ce l'hai alta.
io: Per forza? Non posso cambia' aria, non ce la faccio più a sta' qua dentro.
E: Vuoi andare da me?
io: Anche solo andare a farci un giro con l'auto e poi torniamo qua, tanto per vedere l'esterno.
Ride e acconsente.
Ci prepariamo ed usciamo.

Amore complicato, ma possibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora