Sidereus

Capitolo 3. Nuovi compagni d'avventure

Per essere felici bisognerebbe vivere.

Ma vivere è la cosa più rara al mondo.

La maggior parte della gente esiste, e nulla più.

Oscar Wilde

MADISON

Con me ho portato alcuni prodotti per la skin care e bagnoschiuma al cocco con saponette alla lavanda, non potrei stare senza. Anche se Stella ha davvero sommerso il mio piccolo bagno con ogni prodotto possibile insieme ad ottime e di qualità piastre per capelli per fare la piega liscia o riccia.

Uso qualche crema per il viso con dei sieri. Ora mi riconosco un po' di più dalle condizioni trasandate che avevo prima, spero di aver fatto comunque una buona impressione. Metto il profumo come di consueto e mi sento più a mio agio. Chiamo la mia famiglia aggiornandola su quanto accaduto.

Dico a mamma e papà di quanto tutto sia caloroso e che la coinquilina è fantastica. I suoi panini, tra l'altro, non erano male ma sono convinta che mi mancherà la mia ottima dieta mediterranea.

Promemoria: ricorda a mamma di spedire pacco gigante di cibo. Essendo una maniaca dell'ordine scrivo qualsiasi cosa su qualsiasi agenda io abbia a disposizione.

Poi mi ricordo della mia chiacchierata con la coinquilina traducendo a mente tutto quello che aveva detto e... ha parlato di ragazzi.

Donna fortunata, Stella. Non mi stupisco di come una ragazza così bella abbia questi amici maschi. Ma il dettaglio che mi ha colpito è stato che sono tutti un metro e novanta. E pensare che io sono circa un metro e settantatré come Stella. Saranno carini? In ogni caso non mi importa. Anzi l'importante è che qualcuno di loro mi accompagni a casa la sera con Stella così da non finire nei guai. Da quel che ho capito si conoscono da sempre. Fantastico, ho anche le guardie del corpo! Mia madre sarà entusiasta, mio padre forse non troppo. In ogni caso non voglio raccontargli tutto subito, così dormiranno tranquilli. Il problema è che nonostante faccia abbastanza caldo io non ho nulla da mettermi per uscire e siccome siamo a New York le ragazze di Gossip Girl se la prenderebbero con me se uscissi con i pantaloni della tuta. Ha detto Stella che andremo insieme a pranzo da qualche parte e non sembra una che scherza e a giudicare dai regali che mi ha fatto ci tiene all'aspetto esteriore, e poi dannazione, ci sono dei ragazzi. Sistemando le cose nell'armadio mi accorgo di dover fare un po' di shopping e sono sicura che la bionda in cucina ne sarà entusiasta. Forse Stella avrà qualcosa da prestarmi ma la conosco da circa un'ora e non mi sembra il caso di sembrare una disperata. Ci penserò dopo.

Penso alle cose tecniche, quindi chiamo la segreteria dell'Università e l'agenzia che mi sta seguendo confermando di essere arrivata sana e salva con altri dettagli per gli studi e spese varie.

Poi passo al pezzo forte: dove diavolo è la mia macchina?

Lavorando come modella, comprai la macchina dei miei sogni. Ho reimmatricolato l'auto nel mio nuovo paese in veste di studente e ho contattato un'agenzia di specializzazione per farla recapitare direttamente a domicilio nella mia nuova abitazione. Non potevo lasciare la mia bambina lì in Italia, specialmente perché amo sfrecciare a tutta velocità a bordo e ora sono svincolata da mezzi pubblici di New York e mi sento più sicura. Ho visto diversi film horror con assassini nelle ferrovie e non mi sentivo molto a mio agio. Chissà la faccia di Stella quando la vedrà e soprattutto quella dei 'ragazzi'. Faccio sempre una bella figura con la mia 'pantera'.

La macchina dovrebbe arrivare tra un paio di giorni, speriamo tutta intera per quello che ho pagato per averla qui.

Mi vesto e vado nel soggiorno da Stella che si è truccata e preparata in modo abbastanza celere. Forse lo ha fatto per avere fare buona impressione. La vedo di spalle parlare vicina al citofono con qualcuno, sembra arrabbiata. Mette a posto il citofono, si gira e mi vede. Sorride ma è leggermente agitata. Poi prende un bel respiro e sputa il rospo.