Capitolo 87. Salta

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Mi innalzi ad una gioia paradisiaca.

Jacob Torres

ALEX

Clara ci mise diverso tempo a mandarci le indicazioni per la sua 'festa' e questo non lo riteniamo affatto un cazzo di buon segno.

Si svolgerà verso fine novembre in una delle loro proprietà fuori città, praticamente fra i boschi e in una zona ricca di laghi e torrenti. Questo dettaglio è rilevante e pensiamo che ogni cosa non sia decisa a caso. La mia piccola e bassa migliore amica deve essere ancora traumatizzata.

È stesa sul saltarello come una balena spiaggiata.

"Brunetta, sei viva?"

"No".

"Cazzo, come no?"

"Non lo sono, fammi morire in pace".

"Non essere così melodrammatica. Ora voglio che ti alzi. Sì, devi alzarti, splendore. Sai che cazzo di giorno è oggi? Oggi è il giorno in cui tu conquisterai il mondo, oggi ti ricorderai chi cazzo è Madison Bianchi, oggi sarà il giorno in cui distruggerai mari e montagne perché sei forte, sei una bomba, sei una potenza e puoi farcela. Forza, alzati e muovi questo culetto da fatina che ti ritrovi".

Si alza di scatto. "D'accordo mi hai convinta. Anche tu sei forte e puoi farcela, nonostante sia piuttosto scarsa nei discorsi motivazionali".

"Hai perfettamente ragione".

"E insieme siamo una forza?"

"Hai perfettamente ragione anche ora".

"Ma non ho il culetto da fatina".

"Su una cosa andiamo d'accordo, il mio sedere è più bello del tuo". Ammetto.

"Piantala! E comunque sei davvero sicuro che imparerò a cavarmela?"

"Assolutamente sì".

"Mi aiuterai ad imparare?"

Sorrido. "Tutte le volte che avrai bisogno di me, brunetta".

"Voglio un abbraccio". Mi dice.

"Vieni qui". La sua faccetta molesta mi arriva appena sul petto. Nana. "Ehi, aspetta. Mi hai appena tirato una pacca sul sedere?"

Si discosta da me. "Il mio era un agguato. Ci sei cascato come un pollo".

"CHE? Non ti tiro una pacca al culo perché Jack mi decapiterebbe. Quindi utilizzerò altri metodi".

Le scompiglio i capelli e la coda, azzarda un urletto. Anzi, mi assordisce.

"Ahi! Come fai ad avere ancora la voce dopo tutte queste notti di convivenza con Jack? Menomale che vi siete calmati. Siete insopportabili".

I suoi occhi diventano neri, assume un sorriso un po' inquietante. "Alex" avvicina la sua mano alla cintura con le armi della divisa. "Ti faccio vedere come sono brava ad usare la pistola..."

"Che?!" Mi allontano con le mani in avanti. "Calma, brunetta. A te piace la pizza, le stelline, le farfalline, i miei panini con il prosciutto, sei buona e dolce, piangi ogni tanto e... le brave bambine non giocano con le armi. Ricordi?".

"Sicuro?" Viene verso di me a passo lento. Come fa a spaventarmi un microbo del genere? Sono alto forse venti centimetri più di lei. Persino Stella la supera di poco in altezza. Cazzo, Jack l'ha proprio diseducata a questa ragazzetta.

"Brunetta, tutto questo tempo con Jack non è molto formativo".

"Non ti farò mica male, voglio solo..." si avvicina sempre di più e indietreggio con mani in avanti. "Addestrarmi!"

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