Capitolo 61. State sempre al sicuro

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Non ti ho amato per noia, o per solitudine,

o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio

di te era più forte di qualsiasi felicità.

Alessandro Baricco

MADISON

Indosso la mia felpa larga nera e riprendo la mia borsa.

Stella è vicina a me e cerca di analizzare i miei pensieri ma credo che abbia capito.

Questa cosa tra noi inizia ad essere frustrante per entrambi. Lui cerca sempre di trattenersi, di stare lontano da me quando fino a qualche tempo fa era lui a voler farmi cedere ma ora arriva ad un punto in cui mi sbatte al muro e mi lascia senza respiro. Adesso che ho ammesso a me stessa e indirettamente anche a lui i miei sentimenti, si sente spaventato e cerca di allontanarsi. Aspetto solo il momento in cui si lasci andare anche lui e mi baci con tutta la passione che può perché sento che mi manca e ho bisogno di lui. Di tutto.

Perché anche se mi lascia senza fiato lui non lascia andare sé stesso totalmente, perché finisce per pentirsi di ciò che ha fatto anche se so che vuole anche lui ciò che vorrei io.

C'è un'attrazione tra noi e questo non può negarlo più nessuno dei due. Ma continua a ritenere che il suo mondo sia troppo buio per lasciarmi entrare e non appena qualcuno di troppo scoprirà che potremmo essere una coppia rischierei di essere uccisa. Lo so che si è pentito per essersi fatto lasciar comandare dai suoi sentimenti per alcuni istanti e so che non è abituato a questo, perché fino a qualche giorno fa i sentimenti credeva di non poterli provare. Io vorrei solo fargli capire che è normale perché è umano, cosa che lui non si sente essendo stato cresciuto come un robot o una macchina da addestrare.

Mi rendo conto che ha ragione ed è pericoloso sia per me che per lui. Ma se dovesse un giorno amarmi davvero sarebbe disposto a rischiare per me o per noi?

Se la risposta sarà affermativa, vorrà dire che si è davvero innamorato di me.

Ma io stessa combatterò, mi allenerò duramente e a quel punto non potrà più cacciare questa scusa della sicurezza e quant'altro. So che ritiene la sua anima sporca di sangue, con un passato turbolento e una famiglia pericolosa persino per lui stesso. Ha timore che io scopra qualche informazione ancora più macabra o che finisca nei guai, ma sono in pericolo semplicemente parlando con Stella e non mi importa se la sua famiglia è maggiormente pericolosa così come la mia vicinanza a lui. Non mi fermerò. Nonostante qualche volta mi ritorna in mente il pensiero di un possibile matrimonio forzato fra lui e Clara e mi sento morire.

Io e Stella usciamo dalla villa Walker con massima attenzione se dovesse vedermi qualcuno, persino i maggiordomi potrebbero essere dei passaparola.

C'è un silenzio tombale, Alex dice di aver disattivato le telecamere il tempo che basta per uscire e di aver congedato il personale. Ma qualcosa mi dice che non siamo così tanto nascosti.

Uscite dal portone entriamo nell'auto di Stella e i ragazzi ci fanno cenno di seguirli fuori dalla residenza. Attraversiamo il cancello nell'auto ma la loro macchina accosta sul ciglio della strada a poca distanza dall'uscita inspiegabilmente.

"Ma che succede?" Chiedo a Stella. Alex scende dalla sua macchina insieme agli altri e ci fa cenno di accostare anche noi.

"Non ne ho idea". La Ferrari di Stella segue la macchina di Alex e usciamo dall'auto.

"Ragazze, abbiamo un problema". Dice Alex. Simon si avvicina a Stella e Jack viene vicino a me. Liam rimane a braccia conserte poggiato sulla portiera della macchina e continua a guardarsi intorno.

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