Capitolo 80. Battaglia a casa Torres

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Sono abituato a distruggere il mondo per odio,

ma per lei l'avrei fatto per amore.

Jacob Torres

MADISON

Fumo, spari, uomini che si sdraiano, corrono, si nascondono o cadono per terra inermi.

Il prato della reggia è sporco di rosso, ci sono dei morti. Fumo e polvere da sparo ovunque, faccio fatica a vedere attorno a me.

Sento risate diaboliche, urla di agonia o attacco.

Jack punta l'arma e colpisce un soldato che corre verso di noi, io sono dietro di lui e cerco di rimanere lucida il più possibile.

Sta colpendo di fronte a noi e atterra con mira eccellente soldati avversari.

Non si accorge però di un uomo mascherato che sdraiato lo sta mirando. Io faccio lo stesso, seguo il suo consiglio, prendo rapidamente la mira. E gli sparo in fronte.

"Perfetto. Continua. Vedo il furgone dei ragazzi".

Io vedo solo foschia e fumo di spari. L'area dove siamo è più libera rispetto alle altre ma rumori forti arrivano ovunque e istintivamente mi abbasso.

"Jack..."

"Rimani dietro di me e seguimi. Siamo insieme, possiamo farcela".

È impossibile non notare la sua preparazione, è un dannato soldato. Vorrei sapere di più su di lui e del suo passato anche se oscuro. Ma tutti abbiamo cicatrici da rimarginare ogni tanto e io sono qui apposta.

Un paio di soldati ci notano, miriamo entrambi verso di loro. Li colpiamo allo stesso momento. Ce l'ho fatta davvero?

Mi riprende la mano e continuiamo a correre per l'enorme giardino, ci tuffiamo nella fontana nascondendoci dietro alla grande statua di marmo. Lui mi stringe davanti a sé.

"Pronta? Io miro alla mia destra tu a sinistra. Appena spari ritirati subito qui dietro".

Annuisco. "Al mio tre. Uno, due...ora!"

Seguo le indicazioni del capo. Riesco a colpire con due colpi un soldato e Jack ne stende cinque.

Wow.

"A tutte le unità" dice Jack parlando al microfono custodito nell'incavo dell'orecchio e premendolo. "Mi serve una copertura, seguite il GPS della mia divisa. Sono nella zona nord-est della villa. Dietro la statua della Venere. Veloce".

Ricevuto, sento dire.

"Jack!" Lo avverto, davanti a noi tre sodati coperti da un recinto di pietra stanno mirando verso di noi.

"Abbassati!"

Ci sdraiamo nell'acqua gelida della fontana, anche se noto che la tuta sia termica perché non percepisco troppo freddo. Oppure il mio corpo è sconvolto.

"Rimani sdraiata". Jack si alza e sferra dei colpi, poi si abbassa ricevendone altri che coprono il marmo dietro a noi della statua assordendomi.

"Sta attento".

Risponde sorridendomi.

Solo Jacob Torres sorride nel bel mezzo di un attacco a tratti terroristico.

Allora quando esce allo scoperto per sparare, faccio lo stesso. Tengo premuto il grilletto per qualche secondo verso i tre soldati scoperti dietro ad un muro distrutto e li massacro.

Jack rimane imbambolato a verificare l'accaduto. I tre uomini sono morti. Mi riabbasso.

"Se stai cercando di sedurmi, sappi che sono tuo".

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