Capitolo 24. Tieniti forte

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Come è possibile che fra miliardi

di persone due anime si incontrano e scoprono di essere fatte

l'una per l'altra? Io non ho ancora avuto modo di crederci.

Madison Bianchi

MADISON

"No, se lo scorda. Non ci penso neanche".

Sono assolutamente ferma sulle mie convinzioni e mi rendo ancora più conto di quanto sia pazzo questo qui. Io? In macchina da sola con lui? Dopo quella sera? Dopo quello che ho visto? Mai.

"Andiamo, vedrai che sarà divertente" dice Stella confusa quanto me. "Sai, a malapena accompagna noi da qualche parte. Evidentemente gli piaci".

Sputo il succo. "No", scuoto la testa ripetutamente. "Fidati, non è affatto così. Te lo posso giurare. Io e lui siamo due mondi opposti".

"Secondo me e così, comunque ti sta aspettando e per non farlo arrabbiare io inizierei a prepararmi se fossi in te".

Mentre va in bagno ha un sorrisino sul viso e cammina senza smettere di guardami con questa faccia insolente. "Stella, qualsiasi cosa tu stia pensando, sei assolutamente fuori strada".

"Io non credo". Dice e finalmente sbatte alla parete essendo che non smette di fissarmi. "Ahia".

Si massaggia il nasino.

"Io non ci vado". Rimango ferma sulle mie convinzioni.

"Madi, non so se l'hai mai visto arrabbiato ma..."

"Non mi interessa".

Suona di nuovo il citofono, ripetutamente. Mi si ferma il cuore. Stella va di nuovo a rispondere. "Madi, è per te".

Cammino controvoglia e leggermente spaventata verso Stella che mi passa il microfono del citofono. "Mi state facendo fare tardi vuoi due" dice Stella. "Vado a cambiarmi".

Respiro. Stringo i denti. Rispondo. "Cosa vuoi?"

"Mi sembra di averti chiesto di scendere".

"Da quando abbiamo predisposto che fossi tu ad accompagnarmi al college?" Le mie parole sono degli strilli sussurrati.

"Da quando l'ho deciso io. Scendi o salgo e sfondo la porta, come temevi io facessi qualche sera fa".

"No".

"Madison..."

"Io non salgo nella macchina di un criminale. È pericoloso".

"Sarà divertente, lo prometto. Pericoloso, ma divertente". La sua voce non ha nulla di convincente.

"Come faccio a sapere che sono al sicuro? Perché pericoloso non mi sembra proprio da incoraggiamento".

"Non posso promettertelo, ma il mio è un ordine. Scendi. Vieni da me".

"E io dovrei prendere ordini da te?"

"Allora Stella si farà male".

Il petto mi brucia, il cuore rimbomba. Ma non erano amici? Come può dire una cosa così crudele?

"Sei un mostro".

"Dieci minuti e ti voglio qui".

Poi sento i suoi passi allontanarsi dal citofono e lo chiudo. Stella mi urla dall'altra stanza cosa volesse Jacob, io spero solo che un giorno saprà quello che sto rischiando ora per salvarla.

JACK

Dolce, piccola, coraggiosissima Madison.

Se sapessi cosa ti stiamo nascondendo. Eppure, lei crede che i suoi amici siano innocui, che sia solo io il cattivo e che potrei fare del male. Esilarante.

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