Capitolo 33. Stai lontana da lui

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Perché sei un essere speciale

ed io avrò cura di te.

io si', che avrò cura di te.

Franco Battiato

MADISON

Mi sono allontanata da Stella e dagli altri nonostante avessi promesso il contrario. Credono tutti che sia piccola e indifesa, spaesata in un paese straniero e sconosciuto e in pericolo siccome qualcuno può farmi del male. Saranno anche super palestrati ed alti, ma i rischi li corrono anche loro e io certo non sono venuta con dei babysitter. E poi, non è la prima volta che vengo all'estero o viaggio, se può interessare. Se decido di andarmene, ho la mia macchina. Se voglio rimanere anche più tempo di loro, lo farò. Se voglio allontanarmi e scoprire perché sono così strani e sospettabili, lo scoprirò. D'altra parte, hanno superato metri di fila fuori dal locale e ci sono delle guardie del copro a fissarci da quado siamo arrivati, e io non dovrei pormi dei dubbi?

Forse pensano che io non stia dando peso a queste situazioni e che non mi sia accorta di nulla, ma si sbagliano di grosso. Senza contare che ci fissavano tutti, beh, non me ma avevano sul volto espressioni interrogative guardandomi. Io sto esaminando ogni dettaglio e noto cose sempre più strane. Non mi sono permessa di entrare di nascosto nella camera di Stella e controllare o prendere il suo ultimo modello di telefono, ammetto di averci pensato però. Mi sembra troppo irrispettoso e sinceramente sento che se ne accorgerebbe subito, quindi non voglio rischiare. Da quando mi sono allontanata dai ragazzi mi sento osservata ma non oso guardarmi per vedere le loro facce, perché so che mi stanno guardando. Specialmente il mio aguzzino dagli occhi trasparenti. Tanto non mi importa.

Mi avvicino a Derek, notato di sfuggita mentre parlavo con Stella e nonostante l'imbarazzo che sia con altri ragazzi devo farmi coraggio. Non posso vivere nel dubbio per sempre, o anche peggio, nel pericolo. Ricordo ancora gli occhi di Derek scioccati non appena Jacob spuntò alle mie spalle e spero non reagirà malamente alla mia vista. Mi sistemo dietro di lui e delicatamente gli scuoto il braccio attirando la sua attenzione. Si gira e mi riconosce subito.

"Madison! Ma che meravigliosa sorpresa!" Mi mette un braccio dietro alle spalle e mi sposta davanti al resto del gruppo. Che imbarazzo. "Amici miei, quest'anno c'è una nuova recluta al college. Lei è Madison".

I ragazzi e un paio di tipe, non proprio delicate ed eleganti a giudicare dalle gonne super succinte e trucco esagerato, mi squadrano e i ragazzi si tirano delle gomitate. Per fortuna che le luci blu confondono il mio colore delle guance. "È italiana". Continua Derek.

Ora che ci penso, sono venuta verso di lui impulsivamente e non saprei neanche cosa dire.

"Sei uno schianto, tesoro". Un ragazzo mi guarda mentre butta giù un bicchiere con all'interno un liquido giallastro e mi pento di essere venuta da loro e di aver sottovalutato le sue amicizie, sembrava un bravo ragazzo Derek. Accidenti a me e alla mia buona volontà.

"James, sii più cordiale con la signorina". Derek mi difende e continua a tenere il suo braccio attorno alle mie spalle e me le accarezza. Non sopporto questo tocco e cerco di scansarmi ma lui stringe ancora. Devo levarmi da questo casino e spero che i miei amici mi stiano tenendo d'occhio.

Spoiler, mi sto domandando una cosa che so benissimo stanno facendo.

"Ehm, tanto piacere. Volevo solo salutarti Derek, ti ho riconosciuto". Sorrido forzatamente e lui a sua volta mi rivolge un sorriso malizioso. Ma dov'è il ragazzo bravo e disponibile visto a lezione?

"Visto ragazzi? È un angelo". Alcuni di loro ridacchiano, altri mi fissano le gambe e le due bionde stritolano il braccio di due dei ragazzi. Devo dire ottima la gente che ospita questo college.

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