Capitolo 78. Non immischiarti nei miei affari

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A te che sogni una stella ed un veliero

che ti portino su isole dal cielo più vero.

Rino Gaetano

JACK

Il giorno della cena con i miei genitori è arrivato.

Abbiamo passato gli ultimi pomeriggi autunnali a perfezionare gli allenamenti, ricevere lettere da parte dei Jones e Word che accettarono le alleanze proposte insieme ai Robinson, aumentare misure di sicurezza ovunque. Però ad un evento del genere non so quale tipo di addestramento esista per prepararsi. Madison ha riprovato il suo vestito argento più volte e ha alternato studio e lezioni al tiro a segno. Sta diventando incredibilmente competente per essere nuova in materia. Cerchiamo sempre di supportarla nei momenti in cui crede di non farcela o non è sicura di sé, io in primis. Testarda com'è non è semplice, ma anche in punto di morte le mie ultime parole saranno rivolte a lei e alla mia stima nei suoi confronti.

Le ho permesso di andare con la sua macchina nella mia reggia.

Se questo è un modo per farla sentire più sicura, ho accettato volentieri. Mentre guida mette alla radio canzoni della sua band preferita per cercare di alleviare la tensione.

È armata, sa come usare le pistole ormai. Guardie devote a me ci terranno d'occhio per garantirci protezione da mio padre. Non sono spaventato, ormai sono più consapevole della mia voglia di ammazzarlo e questo è solo grazie a Madison. Lei mi ha dato uno scopo per ribellarmi ed essere desideroso di riscatto, perché il mio vero nemico è sempre stato colui per cui rischio la vita ogni giorno. E a lui importa di me solo perché non avrebbe qualcuno idoneo per rimpiazzarmi.

Non so perché non ebbero un secondo figlio, un 'sostituto'. Non ho mai avuto dialoghi intimi con loro, la prima volta che mi sono aperto davvero è stato quando confessai a Madison di mia nonna e la sofferenza lacerante che comportò la sua perdita.

Una perdita a tratti misteriosa, su cui talvolta porto avanti ricerche.

"Hai paura?" Le chiedo.

"Non ho paura, sono loro che saranno terrorizzati da me".

Mi stupisce sempre di più. È ostinata a mantenersi sicura di sé nonostante stia quasi tremando. Adoro però i suoi tentativi di farsi valere, la sua voglia di essere forte.

E ci riuscirà, lei sarà quella che ci salverà tutti.

A me per primo.

Inizia a giocare con i miei capelli alla base della nuca mentre guida e io per qualche istante mi perdo sulle stelle. Meravigliosa vestita così, mentre guida la sua macchina verso casa mia, cercando di sedurmi nonostante tutto.

Mi sono perdutamente infatuato dell'unica persona capace di opporsi al mio volere, colei che riuscirebbe a mettere il mondo sottosopra il mondo ancora meglio di me, la giovane che mi porterà al delirio più totale.

Decisamente la sorpresa più speculare che la vita potesse farmi.

Era scontato che mi innamorassi proprio di una come lei.

Aspetto il momento giusto per confidarmi, per dirglielo. Ho bisogno di tempo e so che lei è capace di attendere. Il mio amore per lei fino ad ora l'ho dimostrato con i gesti, anche con quelle frasi che per lei cercai di rendere memorabili. Voglio distaccarmi dallo stereotipo secondo il quale per descrivere i sentimenti alla persona amata bisogna dire 'ti amo'.

Madison è diversa, lei merita qualcosa di grande e non scontato. Se vorrà sentirmelo dire, glielo dirò. Ma prima ho bisogno di qualcosa che lei si ricorderà a vita, ogni volta che alzerà lo sguardo verso le stelle si ricorderà di cosa ho fatto per lei. Io mi impegnerò per donarle il massimo, anche con la vita.

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