Capitolo 55. Due cuori che battono

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E il peccato fu creder speciale una storia normale.

Francesco Guccini

LIAM

Arriviamo tutti a casa di Stella con il mio autista.

Non appena gli altri avranno la conferma di chi è l'artefice della foto modificata andranno fuori di testa. Stella detesta quella ragazza a causa dei loro trascorsi. Nonostante sia una gran bella figa!

Io, Alex, Jack e Simon prendiamo l'ascensore fino ad arrivare nell'appartamento 333.

Bussiamo e la nostra piccola principessa apre la porta.

"Permesso, sorellina". Alex entra per primo e noi lo seguiamo. Nonostante siamo venuti con Jack non ci ha detto una parola su dove è stato e cosa ha fatto. Non parleremo solo della vicenda su Stella e Simon oggi, ma anche su qualche voce che mi è arrivata su lui e Madison. Finite le speranze che avevo di conquistarla.

Io e Alex ci accomodiamo sul divano, Stella e Simon sugli sgabelli davanti a noi e Jack si appoggia alla finestra. Strano, di solito si mette anche lui sul divano. Invece guarda il perimetro della finestra e tocca il vetro, come se stesse ricordando qualcosa.

"Allora" Alex si posiziona con i gomiti sulle ginocchia. "Vi starete chiedendo perché siete qui. Diciamo che abbiamo scoperto io e Liam chi è stato a fare quel brutto scherzo a Stella e Simon".

Stella spalanca occhi e bocca.

"Dimmi chi è stato. Lo ucciderò". Lei dice.

"Sbagliato! Le ucciderò". Correggo Stella e capisce tutto. Come anche Jack, che ha lo sguardo serio puntato su di me. Mi fa paura quando mi guarda così la bionda.

"Davvero sono state loro?" Interviene Simon.

"Quelle brutte stronze. Clara... io le ammazzo!" Simon abbraccia Stella che sta andando in escandescenza.

"Come potete dimostrare che siano state loro?" Finalmente Jack dopo giorni di silenzio parla.

"Perché abbiamo rintracciato il numero e ci ha confermato la correttezza delle nostre tesi anche un hacker professionista che abbiamo ingaggiato". Dico con fierezza.

"Vorrei sapere una cosa prima di continuare" chiede Stella. "Perché non volevate che Madison fosse presente?"

Io e Alex ci guardiamo. Jack fissa il pavimento perché sono sicuro abbia capito la motivazione.

È Alex a parlare. "Beh, perché, ecco..."

"Non è necessario ricordare il passato, mi disgusto solo a pensarci. Avete fatto bene a non farla venire qui, non voglio che lo venga a sapere".

Ci guarda tutti.

"Dunque hai voglia di esporre cosa è successo tra te e lei?" Dice Simon. "Premetto che sappiamo tutto, Jack. L'abbiamo trovata molto affranta dopo che l'hai lasciata".

Lui stringe la mascella. Non stacca gli occhi da Simon e vedo che il respiro è accelerato.

"Vi ha detto tutto?" La sua voce è bassa e roca. Non l'ha presa bene.

"Non prendertela con lei" interviene Stella. "L'abbiamo costretta noi a confessare, certo è che non ha affatto detto i dettagli. Ma come hai potuto ridurla in quel modo? Sai che stava avendo un attacco di panico quando siamo entrati in casa? Era per terra e..."

Simon le tocca la mano guardandola e incitarla con lo sguardo a rimanere in silenzio.

Jack è sconcertato e non stacca gli occhi da loro.

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