Si conobbero. Lui conobbe lei e sè stesso,
perché in verità non s'era mai saputo.
E lei conobbe lui e sè stessa,
perché pur essendosi saputa sempre,
mai s'era potuta riconoscere cosi.
Italo Calvino
MADISON
Siamo sdraiati sul suo letto morbido con i capelli umidi dopo la doccia e indosso solo parte della biancheria. Ci copriamo con le coperte ancora calde e alterniamo baci e carezze.
Mentre lui si poggia su un gomito io sono sotto di lui che gioco con la sua collana e sono davvero curiosa di saperne di più. Lui se ne accorge.
"Non sarai concentrata solo su di me fino a quando non ti confiderò cosa c'è dietro questo oggetto, vero?" Mi accarezza le curve del petto e ha la fronte poggiata sulla mia.
Annuisco e continuo a giocarci. Sono tanti anelli di argento puro incatenati fra di loro, gli danno un aspetto elegante e attraente allo stesso tempo.
"Se è ciò che desideri, te lo dirò".
Mi giro su un fianco verso di lui così da guardarlo bene mentre gli accarezzo il braccio che mi ha avvolta tutto questo tempo. Credo sia diventato il mio posticino sicuro stare sotto di lui.
Mi guarda assiduamente e io sono persa nei suoi occhi.
"Mia nonna è stata la prima persona nella mia vita a farmi un regalo". Già da queste parole capisco che probabilmente finirò in lacrime.
"Era il giorno del mio quattordicesimo compleanno e come se fosse un giorno qualunque i miei genitori non si degnarono neanche di guardarmi negli occhi. Mia nonna è stata l'unica persona che mi fece sentire umano tra le mura di questa casa. Mi chiamò nel suo ufficio in modo tale che nessuno sentii ciò che mi disse o mi donò, per timore che potessero strapparmela via dal collo".
Gli stringo la spalla con la mia mano e continuo ad accarezzarla. "Questa collana me l'avvolse al collo, dicendomi che la fece a mano. Effettivamente era una donna piena di risorse, ma mi raccomandò di nasconderla sempre sotto la maglia e di portarla sempre con me come portafortuna. La mia dolce nonna era l'unica a conservare affetto nei miei confronti, a trattarmi non come una macchina da assemblare ma come un ragazzo da amare". Accarezza il ciondolo della mia collana a farfalla.
"Sapeva che i miei genitori me l'avrebbero tolta e ad oggi sono riuscito miracolosamente a nascondergliela. Sappi che la mia dolce nonna mi ha salvato innumerevoli volte: un giorno impedii che mi barricassero in una stanza con cani selvaggi per ore".
Mi portai una mano alla bocca senza riuscire a nascondere lo sgomento.
"Non credo di essermi mai riuscito a sdebitare abbastanza con lei per avermi protetto, fino a quando un giorno venni a sapere della sua morte".
Respira profondamente prima di continuare, è evidente la difficoltà che ha nell'esprimersi.
"Quando avevo sedici anni si ammalò, era ricoverata in ospedale e per quanto volessi stare incondizionatamente vicino a lei me lo impedirono ritenendola una distrazione. Riuscii a darle un ultimo saluto solo perché lei minacciò i miei genitori di suicidarsi se non mi avessero permesso di vederla. Aveva capito che stesse arrivando la sua ora e nessuno avrebbe più potuto proteggermi in parte, nessuno mi avrebbe più fatto sentire umano".
Sento gli occhi riempirsi di lacrime e non riesco a trattenerle.
"Per fortuna riuscii a vederla, mi fece promettere di essere forte e di conservare questo dono e ancora oggi ucciderei chiunque mi strappi dal collo l'ultimo ricordo che ho di lei". Si morde il labbro, cercando di contenere l'emozioni. Io invece non sono così forte come lui.
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Sidereus
Action"Ti svelo un segreto, le coincidenze non sono mai tali". Madison, giovane ragazza ventenne, è pronta per partire per il suo anno all'estero a New York, ma potrebbe rivelarsi tutto tranne che una vacanza studio. Dopo aver fatto conoscenza con la coi...