Capitolo 45.2

25 4 1
                                    

Morgan

La sveglia squillò per la decima volta nella mattinata, svegliandomi completamente.

Sbuffai spegnendola e guardai il display del cellulare: le due del pomeriggio.

Complimenti, Morgan, oggi ti sei superata.

Mi alzai ancora assonnata, guardandomi attorno: la mia camera era un vero casino: alcuni dei miei disegni erano sparsi sul mio letto, mentre la scrivania era stracolma di libri e quaderni scolastici.

Stavo provando davvero a impegnarmi con la scuola, per quanto fosse difficile per me mantenere la concentrazione o ricordarmi le cose.

Ma dovevo seguire le indicazioni di Derek se volevo che mi aiutasse ancora. Grazie a lui ero riuscita a prendere più che sufficiente in una verifica, quindi ero sulla strada giusta.

Nessuno si era mai ritagliato del tempo per aiutarmi o per spronarmi nei miei obiettivi, a parte mia nonna. Quindi, vedere che Derek si preoccupava per il mio rendimento scolastico mi scaldava il cuore.

A risvegliarmi dai miei pensieri fu la mia suoneria del cellulare. Era Jennifer.
"Pronto." Risposi.
"Oh finalmente! Ti sto chiamando da venti minuti!"
"Oh... scusa." Biascicai confusa.
"Non dirmi che ti sei svegliata ora."

"Ehm... noo, cosa te lo fa pensare?"
La sentii sbuffare dall'altro capo del telefono. "Almeno ti ricordi che alle tre abbiamo la prenotazione per la spa?"

Oh cazzo, è vero, la spa!

"Certo che me lo ricordo." Mentii, fingendo un tono tranquillo. "Infatti mi sto preparando ."
"Mh, menomale. Ci vediamo là allora, e mi raccomando, non fare ritardo come tuo solito. Ho bisogno di rilassarmi come si deve."

Riagganciai e mi strascicai in cucina, al piano di sotto, che se possibile era conciata anche peggio della mia camera.

Mia mamma non c'era, e sinceramente non avevo idea di dove fosse, vidi solo dei piatti sporchi di sugo sul tavolo. Aveva mangiato, ma come sempre non mi aveva lasciato nulla.

Sbuffai e mi preparai un piatto di pasta in bianco, poi mangiai guardando qualche video su tiktok e successivamente iniziai a lavarmi e vestirmi.

Infine salutai mia nonna facendo un salto da lei e uscii di casa.

Siccome mi diressi in bicicletta al luogo prestabilito, arrivai con dieci minuti di ritardo. Jennifer mi stava aspettando fuori dalla struttura con una postura decisamente seccata.

"Ehi!" La salutai.
"Undici minuti di ritardo. Complimenti, davvero!"
"Undici minuti, come sei precisa."Ridacchiai, posteggiando la bici.
"Dai, entriamo." Tagliò corto, alzandosi sul capo gli occhiali da sole all'ultima moda che si era comprata da poco.

Quando fummo finalmente nella tanto attesa vasca idromassaggio con uno dei nostri costumi migliori, iniziammo a parlare del più e del meno.

"Dio, hai visto che sono tutti in vacanza? E noi siamo sempre in questa città di merda." Sbuffò lei, guardandosi annoiata le unghie.
Già, quanto vorrei essere a New York...

"I tuoi non vanno in qualche posto esotico e costoso?" Le chiesi.
"Sì." Sospirò lei. "Vanno alle Maldive con Casey, ma io non vado."
La guardai dispiaciuta. "Come mai?"
"Le cose ultimamente vanno sempre peggio. Non ho intenzione di trascorrere del tempo con loro. Mia sorella invece è costretta ad andare, non la lasciano a casa da sola con me, figurati se si fidano."

La sua situazione famigliare era davvero pessima. Dopo tutto quello che Jennifer aveva passato, e di cui al di fuori della sua famiglia ero al corrente solo io, avrebbero dovuto essere più empatici con lei e sostenerla maggiormente. Invece...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 3 hours ago ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

You again- un cuore in due Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora