LXIV - Se voi poteste per turbati segni

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Mi trovo sempre a pensare a lei. La vedo che fugge quasi a testa bassa, con sdegno, volgendo il viso altrove, anche di fronte a preghiere oneste e degne. Come potrebbe mai uscire una volta per tutte dal mio cuore, dove l'amore per lei si ramifica e si intreccia in maniera sempre più fitta nei miei pensieri?

Mi chiedo quale possa essere la motivazione di questo suo fuggire. Vuole forse semplicemente staccarsi da un terreno arido com'è il mio cuore? Una pianta così nobile non può che appassire in questa sofferenza che ho dentro...

Ma questa è forse una giusta ragione: il mio cuore non è un luogo adatto.

Eppure, anche il destino la porterà chissà dove, lontano da me, mi chiedo se non possa almeno fare in modo di trovare per lei un luogo che non le sia odioso...

Questo pensiero mi fa riflettere sulle relazioni umane e le convenzioni, così complesse, per motivi ancora non del tutto chiari.

È quasi impossibile conoscere a pieno il cuore di un altro essere umano, così come conoscere il perché delle azioni che lo guidano verso scelte determinanti per il destino della propria vita.

Forse, un barlume di chiarezza lo si può scorgere solamente attraverso una profonda riflessione interiore: solo così possiamo sperare di comprendere pienamente noi stessi e coloro che ci circondano.


(Anna Montin - 3Asu)

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