LXII - Padre del ciel, dopo i perduti giorni

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È una giornata uggiosa, sono chiuso in casa tormentato nei miei pensieri, che mi assillano continuamente, ostacolando la mia ispirazione a comporre nuove poesie.

Esausto e sconfortato, ho capito che stare in casa non porta ad alcun risultato. Decido così di prendere una boccata d'aria. Subito ha cominciato a piovere copiosamente. Per fortuna ho trovato un riparo in una piccola chiesetta circondata dalla campagna. Sono entrato e mi sono diretto ai piedi del piccolo altare. Ho acceso una candela, mi sono inginocchiato e ho iniziato a singhiozzare. È una chiesetta piccola, buia e silenziosa, si può sentire solo il rumore sommesso delle mie lacrime che cadono dal viso al bagliore del piccolo lume. Preso dalla disperazione, ho cominciato a pregare, invocando la pietà del Signore:

Padre nostro che sei nei cieli, dopo giorni e notti sprecati nel caos di una vita sentimentale così complicata, mi sono ritrovato a chiedere perdono. Le ore perdute nei miei pensieri confusi mi ricordano le scelte fatte con superficialità e leggerezza.

Fa sì che nel buio della mia anima pentita lo spirito maligno, il mio più temibile nemico, possa fallire nel suo scopo e aiutami a trovare la forza di guardare avanti con chiarezza e lucidità.

Ormai, sono passati undici anni da quando sono stato sovrastato da questa tormentata passione: è come un giogo per le bestie, che stringe con più cattiveria chi è più debole e arrendevole. Mostrami la via da seguire, guida i miei passi lungo il sentiero della verità e ricorda che oggi ricorre il giorno della tua crocifissione.

Signore mio, grazie per aver ascoltato le mie preghiere ed essermi stato a fianco in questo momento di debolezza. Adesso è tempo di far ritorno a casa, fuori ha cessato di piovere ed è tornato a splendere il sole. Appena aperta la porta nella chiesetta un raggio di Sole mi ha abbagliato stampando sul mio viso un timido sorriso e dandomi un inebriante sensazione di allegria e leggerezza.

Una volta tornato a casa, ho ripreso a scrivere le mie poesie trovando l'ispirazione perduta.


(Emma Innocente - 3Asu)

Il diario di Francesco PetrarcaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora