LXIII - Volgendo gli occhi al mio novo colore

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cara Laura,

ho deciso di prendermi una pausa da tutto.

Ho passato qualche ora sdraiato su un prato fiorito, immerso completamente nella natura e qui ho capito che la mia tristezza è dovuta principalmente alla tua mancanza.

È quando ti vedo, quando ricevo il tuo saluto, quel saluto che mi rivolgi ogni tanto vedendo la sofferenza che si dipinge chiaramente sul mio viso facendomi impallidire: solo in quei momenti riesco a riprendermi da tutto.

Laura mia, tu nella mia vita hai sempre avuto un ruolo fondamentale, poiché quella parte di me ormai morta ha ripreso a vivere grazie al tuo sguardo e alla tua voce soave... te ne sarò sempre grato.

Ora finalmente mi sento completo e pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo che la vita mi metterà davanti, sopportando anche il dolore di non averti... e questo perché ogni cosa che viene da a te, anche la sofferenza, per me è un dolce onore.


(Asia Marin - 3Asu)

Il diario di Francesco PetrarcaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora