XXVII - Il successor di Karlo, che la chioma

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Questo è un periodo così pieno di scontri tra Papa e Imperatore, sempre in contrasto per futili motivi!

Filippo VI di Valois tiene sul capo e sulle spalle la corona e il mantello di suo padre Carlo IV di Francia. Le chiavi della Santa Chiesa invece sono in mano a Papa Giovanni XXII, che con la sua curia risiede proprio lì dove non dovrebbe stare. Il solo pensiero di quella maledetta città non farebbe che aumentare la mia rabbia e il mio disappunto... se non fosse che proprio ad Avignone ho conosciuto Lei.

Babilonia o Avignone? Stessa città e stessa avidità! Entrambe da punire per la loro corruzione e malvagità. Filippo di Valois e il Papa non hanno portato a termine la crociata che era stata promessa. Non è ancora stata compiuta giustizia... nessuno è disposto a lottare. Voglio denunciare tutto questo male che non posso neanche esprimere, poiché mi porterebbe a dire parole che ritengo sia meglio non riportare. Quanto mi fa adirare il fatto che proprio lui, il Vicario di Cristo, non sia riuscito a portare a termine niente dopo tutte le sue promesse: parole gettate al vento, che hanno generato solo e soltanto delusione. Tutto è stato solamente un'illusa speranza di riuscire a vedere la Chiesa, immensa donatrice di amore, in una città degna della sua grandezza, e invece...

Il Papa sarebbe dovuto partire da Avignone, per giungere nuovamente a Roma, portando con sé il suo potere spirituale! Invece non ha mosso piede a causa di insensate giustificazioni. Ha provato a spostare la curia papale a Bologna, come seconda opzione, però, a causa delle rivolte nella città neanche ciò è stato possibile: hanno deciso di ribellarsi e dopo che il loro malcontento si è rivelato insostenibile, hanno cacciato Bertrando, il cardinale e condottiero francese che si era messo contro i signori della Romagna, e hanno infine saccheggiato e distrutto la sua dimora fortificata di Porta Galliera.

La Chiesa militante abbatte coloro che si contrappongono alla Santa Crociata e che cospirano contro l'unione legittima di una sola religione: il Cristianesimo. La Grandissima Chiesa è una mansueta e nobile agnella che abbatte i lupi feroci che impediscono il volere di Dio.

Oh! Penso proprio che scriverò a Orso dell'Anguillara: gli dirò con tutto il mio cuore di consolare la mia cara amica Agnese, sua moglie, disperata a causa delle sue preghiere ormai diventate vane. Gli vorrei anche dire di farsi crociato, perché, oramai, l'unica cosa che resta da compiere è solamente quella di lottare in nome di Cristo.


(Chiara Mantellato – 3Fling)  

Il diario di Francesco PetrarcaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora