L - Ne la stagion che 'l ciel rapido inchina

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Durante questo mio soggiorno a Capranica mi trovo anche oggi a contemplare il sole che tramonta e si dirige verso quella parte del mondo che non ho mai conosciuto.

E mi ritrovo ancora affacciato ad una nuova finestra, ad osservare i pellegrini, che dopo il faticoso cammino trovano conforto solo nel riposo che la vicina locanda riesce a dare.

Al contrario del contadino, che alla sera si rallegra con i canti tipici della campagna mentre va verso casa per mangiare, io, quando arriva la notte, penso ai miei problemi più di quanto non l'abbia già fatto durante il giorno.

I pastori possono trovare riposo e refrigerio dalle fatiche all'ombra di in un grotta: io invece non ho requie. Sono sempre all' inseguimento di quell' angelo che è Laura e che continua a fuggire da me senza ricambiare il mio sentimento. 

È come un vento.

Ma anche dal vento i marinai possono ripararsi e assicurare le loro navi in un'insenatura, invece io da quel vento che è l' amore per Laura non riesco a liberarmi e non so chi me ne potrà mai liberare. Persino i buoi possono liberarsi dal loro giogo di tanto in tanto, io invece devo continuare a rimanere sotto la morsa dell' amore come una misera bestia da soma sotto il suo pesante fardello.

Ora... Se qualcuno un giorno trovasse per caso questo diario con i miei pensieri e confessioni, cosa penserebbe di queste pagine? Forse è mia la colpa di questi pensieri sempre più tristi e così scostanti alle genti?

Se un giorno, in futuro, questi pensieri, finalmente compresi, dovessero invece trovare la lode di qualcuno, il nome di Laura finalmente sarebbe portato di monte in monte, assieme alla storia di quel fuoco che mi tiene in vita: il mio amore per lei.


(Lorenzo Buziol - 3Asu)

Il diario di Francesco PetrarcaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora