Capitolo Diciannove

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«Quando si terrà il giorno della fabulazione di tua sorella?» mi domanda Winnie con gentilezza seduta al mio fianco sulla poltrona dello studio di Murphy, mentre io me ne sto spaparanzata per terra. Ho iniziato a sentirmi più a mio agio al suo fianco, nonostante sia perfettamente consapevole che nasconda qualche segreto dietro la sua cordialità.

«Questa domenica andremo a Lux. Sono un po' emozionata...» confesso leggermente in imbarazzo, come ogni qualvolta mi trovi in situazioni in cui devo esprimere le mie emozioni più profonde.

«È normale, cara! Hai timore di passare molto tempo lontano da tua sorella, se dovesse essere trasferita in qualche altro dipartimento...»

«Sì, cioè, sono molto felice per lei! Sono sicura che otterrà qualche impiego degno della sua intelligenza, ma pensare di separarmi da lei mi crea una sensazione di inquietudine... non vorrei sembrarti un'egoista!» mi vergogno dei miei pensieri, non vorrei che fossero travisati.

«Non dire mai più una cosa del genere! È un'emozione talmente naturale, vi volete bene!» risponde subito lei con veemenza.

«Hai ragione, spero solo dia il meglio di sé durante i colloqui...»

«Intendi dire che non vorresti che si comportasse come hai fatto tu, durante il tuo giorno della fabulazione?» domanda diretta facendomi sobbalzare. Non so cosa rispondere, avevo intuito che in un certo senso mi avesse scoperta ma non credevo avrebbe mai tirato fuori l'argomento, soprattutto non  in questa maniera.

«So cos'hai fatto, tesoro. E non sono per niente d'accordo. Hai sprecato una grossa opportunità ed hai tolto al nostro dominio l'onore di avere una mente brillante come la tua, al suo servizio...» sospira con una nota di amarezza ad alterare l'espressione sul suo volto «Ma ormai quel che è fatto, è fatto! Spero solo che un giorno, riporrai la tua fiducia in me, ed avrai la volontà di raccontarmi la motivazione delle tue scelte...»

Prendo un respiro profondo e cerco di non agitarmi troppo, non ho mai parlato a nessuno di quello che è successo quel giorno, nemmeno ad Agatha. È come un macigno che mi porto dietro da anni, non ho mai voluto far pena a nessuno, e di certo non voglio che qualcuno mi ribadisca  che ho sbagliato e che ho buttato il mio futuro all'aria. Per quanto questa scelta sia stata dura ed abbia avuto delle ripercussioni nella mia vita, la rifarei altre mille volte. Ma forse ora è arrivato il momento di aprirmi e lasciare che questo peso si alleggerisca. E Winnie potrebbe essere la persona perfetta per farlo, dato che è esterna all'intera situazione.

«Non ne ho mai parlato con nessuno...» inizio tentennante.

«Parlamene solo se te la senti.»

«Credo che mi possa aiutare, parlarne dico...» inspiro ed espiro profondamente mentre lei annuisce «Ero davvero emozionata di andare a Lux, non ci ero mai stata... l'idea di cambiare la mia vita mi rendeva euforica, piena di speranza. Sai, volevo diventare un membro della squadra di ricercatori del Governo, è sempre stato il mio sogno.» mi prendo un attimo per realizzare che sta succedendo davvero, sto esternando come mi sento dopo anni di silenzio, e la cosa mi fa sentire dannatamente bene, libera. «L'idea di esplorare nuovi territori, di studiare cose nuove, l'avventura... era tutto magico per me! Poi però mi sono fermata a riflettere, se avessi inseguito il mio desiderio e me ne fossi andata, avrei impedito ad una delle mie sorelle di vivere la vita in tranquillità, senza contare il fatto che avrei lasciato un peso enorme a gravare sulle spalle di mia madre. Così, una volta iniziati i test, ho finto di essere disinteressata e svogliata, e dopo poco mi hanno rispedita a casa.»

Faccio un'altra pausa per evitare di diventare troppo emotiva, non voglio commuovermi davanti a Winnie, sarebbe troppo intimo.

«Una volta tornata alla vita di tutti i giorni, mi sono dedicata alle mie sorelle e alla loro crescita, affinché non gli mancasse mai nulla. Nel tempo libero invece, ho iniziato a frequentare sempre più assiduamente il laboratorio di Thea, la sciamana guaritrice del villaggio, e ho dato sfogo in un certo senso alle mie passioni... mi ha insegnato moltissime cose, tra pomate e pozioni. Mi sono appassionata all'erboristeria alchemica e al concetto di poter guarire le persone tramite piante ed elementi presenti nella natura. Ad oggi mi sento comunque soddisfatta, in futuro potrei diventare un'ottima sciamana guaritrice e prendere il posto di Thea quando si ritirerà!» concludo il mio monologo con gli occhi lucidi, e il pianto che minaccia di strabordare da essi come un'impetuosa cascata.

Winnie mi fissa nelle mie stesse condizioni, e posso intuire che sente un moto di compassione nei miei confronti, dal suo sguardo riesco a percepire che mi comprende e che non mi sta giudicando come avrebbero fatto molte persone. Poi d'un tratto, si alza dalla morbida poltroncina e si fionda addosso a me abbracciandomi forte. È uno di quegli scambi che non accadono di frequente, è un abbraccio di quelli che si danno solo quando ci si scambia un pezzo di sé e ci si apre per la prima volta.

«Sei così speciale, Daphne! L'avevo capito subito, sin dal primo momento.» si stacca dal mio corpo ma con le sue dolci mani mi tiene salda per le spalle guardandomi «Voglio solo che tu capisca che a volte va bene mettersi al primo posto, non è necessario mettere sempre gli altri davanti a noi. E non si tratta di egoismo ma di amore di sé, se continuiamo a proiettare le nostre energie verso l'esterno, finiamo per dimenticarci della nostra esistenza...»

Le sue parole mi toccano più del dovuto, accarezzano duramente la mia anima da tempo rassegnata, e mi danno la speranza che forse le cose possono cambiare, che forse c'è ancora speranza, anche per me. Vorrei abbracciarla, ma so che se lo facessi scoppierei a piangere, perchè in questo momento sono estremamente vulnerabile.

«Anche tu sei speciale, Winnie...» riesco a dire con la voce un po' tremolante «Sono davvero contenta di aver trovato una persona come te nella mia vita.»

«Vale lo stesso per me, cara Daphne» mi sorride afferrando appena in tempo una lacrima di commozione col dito.

È una fortuna avere vicino qualcuno che non ti giudica per il tuo passato e per le scelte compiute, sapere di essere compresi è una sensazione avvolgente, tiepida, che ha il sapore della tenerezza. Sono sollevata di essermi aperta con lei e di aver trovato, in parte, una confidente. Mi sento più leggera e questo stato d'animo non ha prezzo. 

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