Gli uffici del Palazzo rimarranno chiusi per tutta la giornata. Ci hanno spiegato che è in atto un ordinario processo di riorganizzazione interna e che quindi basterà la presenza di pochi dirigenti; il resto dei dipendenti - me compresa - è libero fino a lunedì.
Non so se sia una scusa per mascherare la presenza del consigliere del Nemur o se si tratti della verità, ma sono contenta di avere del tempo per mettere in atto la mia folle idea.
Dopo pranzo approfitto della presenza di mia madre per sondare la sua reazione. «Ma', vorrei parlarti di una cosa...» inizio con il cuore in gola.
Lei smette di sbucciare la sua mela e alza lo sguardo verso di me interessata. «Di che si tratta?»
«Ho conosciuto una ragazza, si chiama Jewel Blackwing, si è trasferita da poco qui a Gea...» mi giro verso Edra «...viene proprio da Ars!» sorrido cercando far sembrare il tutto più allettante e cercando disperatamente un po' di supporto.
«Continua Daphne...» esclama mia madre scettica.
«Sì, allora dicevo che Jewel lavora al Centro di Ricerca di Gea e mi ha invitata a fare un weekend intensivo con loro giù alla struttura! Analizzeranno vari tipi di fossili prelevati a Caelum per poter aggiornare i libri di scuola, deve essere un'esperienza fantastica... e sai, beh... conosci la mia passione per la ricerca, quindi mi domandavo se potessi andare. Sarebbero solo due giorni alla fine! E poi sarei proprio qui, a Gea!» dico tutto d'un fiato.
Mi guarda pensierosa. «Non lo so Daphne, ci devo pensare...»
Annuisco ringraziandola, sono comunque soddisfatta di questa risposta, mi aspettavo un no categorico.
«Dovresti lasciarla andare, mamma... Daphne si è sempre presa cura di noi mettendo sé stessa ed i suoi sogni in secondo piano! Potrebbe essere una grande occasione per lei...» Edra prova a darmi man forte ed io le sorrido riconoscente.
Ma dentro di me sento un profondo senso di colpa che cresce per le menzogne che ho appena raccontato, soprattutto ora che mia sorella si è esposta per me.
«Lo so, Edra... è per questo che non ho detto immediatamente di no ma devo anche considerare tutto il resto della situazione.» si volta nella mia direzione «Ne riparleremo domani, Daphne!»
«Va bene, mamma!» rispondo cercando di non sopperire all'amarezza del mio comportamento e mostrandomi più contenta possibile.
Nonostante la coscienza sporca dovuta a tutte le mie bugie, non riesco a frenare l'euforia che provo quando penso al fatto che se il mio piano funzionasse, potrei porre rimedio a tutti i miei problemi e far luce su qualsiasi mistero.
Devo avvisare Jewel immediatamente, spero che possa coprirmi per il weekend... le dirò che devo incontrarmi con un ragazzo, è la scusa più valida che mi viene in mente al momento.
Sono certa di avere le capacità per riuscire nel mio intento, mi sento abbastanza sicura ma ci sono così tante variabili indipendenti da me che potrebbero mandare in fumo l'intero piano ancor prima che inizi...
Afferro uno degli zaini più capienti che possiedo e inizio a riempirlo con il necessario in preda all'euforia: due cambi di vestiti, una torcia, una bussola, un coltellino - di cui spero di non aver mai bisogno -, barrette energetiche, una borraccia d'acqua, un passamontagna, il taccuino ed una penna.
Poi, soddisfatta del mio lavoro, lo nascondo sotto al letto dietro ad uno scatolone per essere sicura che nessuno lo trovi...
Il laboratorio di ricerca è un edificio scialbo, privo di tratti distintivi o simmetrie armoniche. Si denota il fatto che chi lavora qui non ha il minimo interesse nel rendere questo luogo un luogo accogliente. Coloro che frequentano il laboratorio sono talmente dediti al loro impiego che ignorano il contesto...
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Oromasis | Il fuoco interiore
FantasyLa realtà si presenta come un organo schematico e meccanico. Ma se ci fosse un'eccezione? Se fosse giunto il tempo del cambiamento? Un divampare, un fuoco. Il fuoco interiore. Oromasis. ________ Daphne è una ragazza di venticinque anni che vive una...