Il cielo si tinge di blu e le stelle giocano nella sua trama, la luna porta tutta l'attenzione su di sé in un trionfo luminoso facendo brillare le mie gambe pallide che penzolano dal davanzale della mia finestra. Mi do uno slancio ed arrivo sulla tettoia coperta di fiori, poi di nuovo un salto che mi fa atterrare fra l'erba coperta di condensa nel mio giardino. Le mie scarpe si inumidiscono e sento un leggero venticello che punge la pelle scoperta dei miei avambracci provocandomi la pelle d'oca.
Casa di Thea dista solo venti minuti dalla mia e a quest'ora non dovrebbe esserci quasi nessuno in giro, non dopo la riunione che ha allarmato gran parte del villaggio stamattina.
L'idea di sgattaiolare dalla finestra è stata indotta dalla mia necessità di evitare qualsiasi tipo di confronto con l'eccessiva apprensione di mia madre, ho bisogno di capire di più e di acquisire maggiori informazioni. La mia curiosità, come al solito, ha prevalso su qualsiasi tipo di raccomandazione io abbia ricevuto, ma questa volta non si tratta puramente di questo, sento che c'è altro... è una sensazione complessa, particolare e diversa dal solito. È un'esigenza, un bisogno impellente, quasi fisico che non mi permette di pensare ad altro e probabilmente risolvendo la questione riuscirò ad alleggerire l'enorme peso che sento sul mio stomaco.
Quando mi ritrovo di fronte alla robusta porta color ciliegia, busso cautamente guardandomi intorno per accertarmi che non ci sia nessuno in grado di fare la spia. Dopo qualche secondo Thea apre la porta con un'espressione scocciata, chiaramente si aspettava una mia visita nonostante le sue raccomandazioni.
I capelli argentati sono raccolti in una crocchia dalla quale esce qualche riccio e i suoi occhi assonnati mi fanno capire che è da un po' che non riposa come si deve.
«Ti avevo detto di non tornare!» parla col suo solito tono duro e scuote la testa, sapendo che fra poco mi farà entrare lo stesso. Se non la conoscessi così bene potrei addirittura rimanerci male per i suoi modi così diretti e cristallini.
«Lo so, Thea! Mi dispiace disturbarti, ma è tutto così strano e non riesco a fare finta di nulla... i nostri genitori si comportano diversamente, sembra che nascondano qualcosa e i segreti mi fanno impazzire! Non riesco a starmene qui ed aspettare che tutto si risolva, senza prima sapere la verità!» butto fuori il flusso di pensieri che fino a poco fa mi stava creando un nodo alla gola.
«Non dire sciocchezze, non c'è alcun segreto!» risponde velocemente. Troppo velocemente.
«Ah no? Allora perché mia madre mi dice di stare attenta ma di non preoccuparmi? Non lo trovi anche tu un controsenso? Che cosa sono questi movimenti a Nord?» non può mentirmi anche lei...
«Se sapessimo la natura dei movimenti sospetti a Nord non ci sarebbe stata alcuna riunione, controlleranno ed ispezioneranno le zone interessate ma non mi sembra un segreto! E per quanto riguarda tua madre, sarà solamente apprensiva come suo solito, la conosci...»
Questo suo modo di fare non mi convince affatto, lo usa sempre quando deve convincere qualche cliente a ricorrere ad un trattamento piuttosto che ad un altro, sta cercando di minimizzare la situazione per rivolgere la conversazione a suo favore.
«Ma di cosa mi dovrei mai preoccupare?» provo ancora.
«Se lo sapessimo cara, non avremmo guardie in ricognizione, non credi anche tu? Sicuramente sarà qualche squilibrato a cui piace creare caos...» mi guarda con aria di sfida, come a farmi capire che non la troverò impreparata nelle risposte.
Scuoto la testa rassegnata perché ho capito che non mi dirà nulla di quello che sto cercando, almeno per il momento «Notizie di Gunnar?» cambio discorso cercando di dare un senso alla mia venuta.
«Sta bene, si è svegliato questo pomeriggio ma ora sta riposando di nuovo... ha bisogno di dormire e recuperare le forze.» Almeno una buona notizia.
«Bene!» annuisco soddisfatta «Hai bisogno di altri fiori o piante per i suoi unguenti?» aiutarlo mi permetterà di rendermi utile e di pensare meno alla faccenda delle attività sospette.
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Oromasis | Il fuoco interiore
FantasyLa realtà si presenta come un organo schematico e meccanico. Ma se ci fosse un'eccezione? Se fosse giunto il tempo del cambiamento? Un divampare, un fuoco. Il fuoco interiore. Oromasis. ________ Daphne è una ragazza di venticinque anni che vive una...