È quasi una settimana che mi alleno ininterrottamente con Ilias. Le mie pratiche iniziano al mattino presto con la meditazione, seguita da un intenso allenamento principalmente basato sullo sviluppo della resistenza, mi fermo poi per il pranzo che passo piacevolmente in compagnia di Victor. Abbiamo legato molto, è una persona sensibile e delicata, fa molta fatica ad instaurare rapporti ma solamente perchè è un ragazzo che ha bisogno del suo tempo per aprirsi e per dare fiducia a chi ha davanti. E credo che piano piano ci stia riuscendo...
Spesso nel pomeriggio Marcus mi aiuta a studiare vari manuali sul pensiero strategico e sulle tecniche di autodifesa. Arrivo alla sera sfinita e crollo non appena tocco il materasso nella mia piccola cabina personale.
Sono contenta di avere una routine, di avere qualcosa su cui concentrarmi, almeno non devo pensare costantemente a quanto la mia vita sia stata sconvolta. Non ho ancora avuto molto tempo per affrontare le rivelazioni dei giorni scorsi ma forse è meglio così, devo darmi un po' di tregua, accettarle piano piano...
Non vedo Blake da quella volta in palestra, quando Victor ci ha interrotti... e non so nemmeno cosa abbia interrotto, cosa sarebbe successo se non lo avesse fatto...
Ilias mi ha detto che sarebbe stato meglio per lui mantenere le distanze per qualche giorno per non destare sospetti dato il recente via vai dei membri del Gruppo. Infatti mia madre, Murphy, Winnie e Thea dovrebbero ritornare domani.
La mia rabbia nei loro confronti si è un po' attutita, il tempo trascorso da sola mi ha di certo aiutata a lasciar andare le sensazioni negative che mi stavano divorando. So che lo hanno fatto per il mio bene perchè non ero ancora pronta per accettare questo tipo di realtà e che volevano solo proteggermi, lo comprendo... E forse una piccola parte di me li ringrazia anche per avermi dato la possibilità di crescere senza pensieri di questo tipo, in un ambiente preservato. Per questo motivo ho deciso che parlerò con loro, che proverò a capire cosa li ha spinti a comportarsi in questo modo. Voglio sapere, voglio iniziare a capire...
Prima che mia madre partisse le ho affidato una lettera da recapitare alle mie sorelle e una per Agatha, dove gli chiedo scusa per essere sparita e gli dico quanto tengo a loro e quanto mi dispiaccia rimanere separate per questo periodo di tempo. Spero che Agatha non sia più arrabbiata con me, nonostante io avessi ragione...
Qualcuno bussa alla mia porta, è ormai sera inoltrata, nessuno viene mai a cercarmi a quest'ora...
Mi avvicino ad essa con incertezza mentre attendo che chi si trova dall'altra parte dica qualcosa. Ma non succede niente. Anzi, sento dei passi che iniziano ad allontanarsi. Presa da un impeto di curiosità la apro. E nello stesso momento in cui i miei occhi si abituano alla luce fredda del corridoio, una sagoma dai capelli corvini si volta di scatto verso di me. Una sagoma che non vedo da quasi una settimana.
«Credevo dormissi...» dice solamente con voce graffiata. Il mio cuore perde un battito perchè è come sentire un suono familiare dopo un lungo viaggio.
«Io, no...» mi sento in imbarazzo perchè non so come comportarmi con lui dopo tutto quello che è successo. Probabilmente la cosa migliore è fare finta di niente... «Avevi bisogno di qualcosa?» chiedo impacciata.
«Hai da fare?» domanda a sua volta senza rispondere alla mia.
«No...» ed è la verità.
«Allora metti un maglione e vieni con me, ti aspetto all'entrata»
Cosa?
Non ho idea di che intenzioni abbia ma essendo rimasta tutte le sere da sola nella mia stanza, cambiare un po' non mi dispiace affatto, quindi afferro una giacca di lana verde militare al volo ed esco.
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Oromasis | Il fuoco interiore
FantasyLa realtà si presenta come un organo schematico e meccanico. Ma se ci fosse un'eccezione? Se fosse giunto il tempo del cambiamento? Un divampare, un fuoco. Il fuoco interiore. Oromasis. ________ Daphne è una ragazza di venticinque anni che vive una...