La mia vita è stata sempre abbastanza ordinaria, tranquilla, a volte addirittura meccanica. Non sono mai stata una ragazza spericolata e per questo motivo non ho mai sperimentato folli avventure o bizzarre esperienze, non fino ad ora almeno... la mia vita è cambiata, il suo equilibrio è stato sconvolto e modificato da una serie di eventi che si sono succeduti in un tempo talmente breve, che non ho avuto nemmeno tempo di elaborare molte delle cose che sono successe. Qualche mese fa sarei scoppiata a ridere se mi avessero detto che sarei segretamente scappata in un paese proibito e dimenticato, o che avrei fatto irruzione nella biblioteca di Gea per ottenere alcune informazioni, o addirittura che avrei scambiato informazioni con una spia nemica...
Che avrei sviluppato una sorta di movimento elettrico dentro di me...
Sono immobile mentre guardo l'anziano di fronte a me per una buona manciata di minuti, scioccata da questa situazione, non so cosa fare né come reagire.
Lui se ne sta lì impalato a qualche metro di distanza da me, le persone scorrono ai nostri lati e qualche volta sbottano le mie spalle innervositi, ma io non riesco a muovermi perchè vedo nei suoi occhi qualcosa di strano. Ha uno sguardo deciso, non più ingenuo come la prima volta che l'ho incontrato a Lux, quasi come se si aspettasse di vedermi da queste parti.
Comincio a sentire il familiare formicolio che solletica le mie dita, quel ronzio persistente. Inizio ad agitarmi perchè non posso permettermi di manifestare nulla del genere in questo momento... ci sono così tante persone intorno a me, non so nemmeno se siano buoni o cattivi...
La paura mi sta assalendo e con essa il mio potere sembra espandersi verso le braccia, il torso...
L'uomo davanti a me, probabilmente cogliendo la mia espressione terrorizzata, si avvicina e mi sorride caldamente. «Ѐ un piacere poterti incontrare di nuovo, figlia di Oromasis»
Rimango di stucco, sia perchè non mi aspettavo che mi rivolgesse la parola, sia per il nome bizzarro con il quale mi ha appena chiamata.
«Cosa? Io... noi ci siamo già visti, si ricorda ancora di me? Come mi ha chiamata?» parlo in maniera confusionaria, non riesco a fare ordine fra i pensieri che mi affollano la testa.
«Come potrei dimenticarmi di te?»
«Che cosa intende?» non sta utilizzando un tono malizioso, è serio. «Lei sapeva da dove venivo, perchè? Che cosa vuole?» sono troppo sconvolta.
«Non è il luogo adatto per discuterne, seguimi ragazza...» risponde mentre inizia a camminare.
Lo dovrei seguire?
Non so cosa fare... è una persona che non conosco, potrebbe avere cattive intenzioni ma allo stesso tempo potrebbe darmi qualche indizio....
Sono indecisa sul da farsi ma nel momento in cui vedo la sua esile figura girare in una stradina e scomparire, inizio a correre nella sua direzione per non perderlo. Il mio istinto ha scelto per me.
Mentre lo seguo, afferro il coltellino dallo zaino e lo metto nella tasca dei pantaloni in modo che , se necessario, sia pronto all'uso.
Continuiamo a percorrere vari vicoli, talmente tanti da farmi quasi girare la testa, fino a che non arriviamo di fronte ad una piccola bottega verde pastello che spicca tra l'avorio degli altri edifici.
La libreria dei Sogni. Questo è ciò che dice l'insegna al di sopra della graziosa porta color lavanda.
Entro con passo felpato rimanendo sempre all'erta, ma non riesco a non ammirare la meravigliosa sala piena di scaffali di libri di ogni genere, tavoli antichi circondati da sedie di velluto color ciliegia e vari affreschi negli spazi di muro ancora liberi. Ma ciò che cattura la mia attenzione maggiormente, lasciandomi a bocca aperta, è il soffitto: su tutta la sua superficie si estende un immenso cielo notturno ricoperto di galassie e costellazioni. Ѐ così imponente che mi viene quasi da piangere.
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Oromasis | Il fuoco interiore
FantasyLa realtà si presenta come un organo schematico e meccanico. Ma se ci fosse un'eccezione? Se fosse giunto il tempo del cambiamento? Un divampare, un fuoco. Il fuoco interiore. Oromasis. ________ Daphne è una ragazza di venticinque anni che vive una...