Capitolo Ventotto

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I suoni intorno a me si fanno ovattati e non riesco a capire se sto perdendo l'equilibrio o se sono solamente sotto shock per la notizia appena ricevuta. «Non siamo più a Gea?»

«È quello che ho appena detto. Ora, se riuscissi anche a stare un attimo in silenzio, sarebbe fantastico.» Intima rivolgendomi uno sguardo severo ma al contempo, stanco. Vorrei dirgli così tante cose ma decido di attendere che si rinfreschi e che si possa mitigare attraverso l'acqua. Scendo anche io verso la riva del fiumiciattolo che sfocia in un piccola pozza che sembra abbastanza profonda, stando bene attenta a dove metto i piedi. L'acqua che scorre è talmente cristallina che solo a guardarla riesce a restituirmi il vigore perso durante la fuga, la vegetazione che circonda il fiumiciattolo è verde e rigogliosa e rende l'ambiente ancora più magico. Immergo le mani formando una coppa e mi rinfresco il viso, passo poi alle braccia e al collo, cercando di portar via tutti i pensieri e le preoccupazioni che mi stanno  affollando la testa.

«Ti bagnerai tutti i vestiti così» esclama Blake disinteressato mentre si toglie gli anfibi dai piedi.

Continuo a raccogliere acqua fra le mani e a gettarla sulle mie braccia. «Non mi importa, ho bisogno di non pensare a tutto quello che ho in mente ora...»

«Allora immergiti, la temperatura è talmente fredda che non penserai a nulla. L'esposizione al freddo aiuta a ridurre lo stress e la tensione...» mi spiega mentre si toglie la divisa facendo scorrere la zip fino all'addome. Rimango immobile non sapendo come comportarmi di fronte a questa versione di lui così diversa dal solito. Probabilmente è il fatto che ci troviamo per la prima volta in un territorio neutrale.

«Ma se preferisci rimanere lì a fissarmi fai pure, anche se sei abbastanza inquietante!» mi prende in giro mentre si immerge nella pozza una volta rimasto con addosso solo la biancheria intima. Mi desto dal mio stato di intontimento e inizio a guardarmi intorno con agitazione. «Non è pericoloso? Potrebbero arrivare delle guardie, degli animali o-»

«O potresti goderti un bagno senza cercare di controllare tutto quello che ti circonda!» mi interrompe mentre inizia a nuotare. Nel giro di qualche secondo ha capito perfettamente il motivo della mia ansia, il che mi rende ancor più spaventata dalla sua vicinanza. 

Molto spesso mi ritrovo alle prese con l'ansia. La maggior parte delle volte riguarda la presenza di eventi che non riesco a controllare, di emozioni che non riesco a gestire... mi sento impotente, debole e in preda ad una sensazione rotante che mi fa sprofondare al suo interno. A volte mi manca il respiro, altre sento la temperatura corporea che sia alza, alcune mi viene da piangere. Ma nessuno ha mai notato quanto perdere il controllo, anche apparente, sulle cose mi faccia diventare vulnerabile. Nessuno fino a questo momento.

Non so cosa fare, mi sento a disagio nel condividere un'esperienza del genere con qualcuno che considero un nemico, con qualcuno che sta spiando me e la mia gente, che vuole qualcosa da noi. Ma il mio corpo mi sta pregando di immergermi in quella dannata pozza come se potesse risolvere ogni mio problema, riesco già a percepirne il sollievo. «Girati...» dico iniziando a sfilarmi la camicetta.

Con mio stupore, Blake si volta senza fiatare, ridere o prendermi in giro. In qualche secondo sono già all'interno dell'acqua, ma il freddo pungente mi fa scappare un gridolino di sorpresa.

Lui si rigira capendo dal suono che ho appena emesso, che ormai sia entrata del tutto nell'acqua. «Devi nuotare altrimenti congelerai!»

Inizio a fare qualche bracciata per evitare di infreddolirmi ancora di più. «Perché è così fredda? Siamo in estate!» 

«Perchè questo ruscello arriva direttamente dalle montagne Nevose»

«Oh, davvero?» domando sorpresa. È meraviglioso visitare luoghi di cui ho solamente sentito parlare. In questo caso, immergermi nelle acque che provengono direttamente dalle montagne che ho studiato sui libri di scuola, è un immenso onore. Le cime più alte del nostro dominio, si dice che nessuno sia mai riuscito ad arrivare fino alla sommità di esse, per via del terreno troppo impervio e delle perturbazioni violente che si abbattono di frequente. Sono talmente curiosa di sapere di più sul territorio che domando ingenuamente: «Quindi fa freddo a Solis?» 

Oromasis | Il fuoco interioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora