Oromasis | Il fuoco interiore

Capitolo Otto

Non faccio altro che pensare a quello che ho scoperto, mi domando in continuazione cosa sia successo tra Gea e Solis e più in generale, tra Solis e il dominio di Lux. Mi chiedo quali possano essere le motivazioni che portano un territorio ad essere cancellato dalla mappa, ignorato e ripudiato a tal punto da sembrare quasi maledetto.

È inconcepibile credere a come il governo sia stato in grado di mentire in questo modo al suo popolo, tenendo nascosta un'informazione così grande e preziosa, soprattutto quando il territorio si trova solamente al di là del bosco.

Il divieto di entrarci è sempre stato in vigore , fin da quando ero bambina, ed è una regola talmente assorbita nel tessuto sociale e normativo durante gli anni, che nessuno ha mai cercato di contrastarla. Ho sempre saputo che il bosco a Nord è sinonimo di pericolo, ma non di quale pericolo... Ho sempre creduto che fosse un luogo pericoloso, pieno di animali potenzialmente feroci. In più, ho avuto molte altre cose a cui pensare come badare alle mie sorelle e regalargli una vita dignitosa.

Il dominio di Lux, che prende il nome dalla capitale, comprende i territori di Ars, Veridis, Nebula, Aurora, Caelum, Lux e Gea. Il nostro dipartimento è il più piccolo ed è proprio per questo motivo che gli è stato affibbiato il nome, a volte dispregiativo, di 'villaggio'. Il bosco a Nord segna il confine settentrionale nella maniera più imperativa possibile, ad Ovest invece c'è la Collina del Vento che, data la sua esposizione alle impetuose correnti d'aria, rende impossibile attraversarla senza un'ottima preparazione. Il fiume Rimen delimita invece la zona meridionale e separa il fertile dipartimento di Veridis dal nostro attraverso un massiccio ponte di legno presidiato da guardie tutto il giorno e tutta la notte. Infine ad Est si estendono le incontrastate campagne e i campi da frutto che ora sono proprietà del dipartimento di Ars, cedute da Gea in un periodo storico in cui il villaggio non vantava di una grande ricchezza.

Non è usanza spostarsi di frequente fra un dipartimento ed un altro, solitamente le motivazioni che portano ad intraprendere un viaggio sono di natura burocratica o commerciale. Tuttavia una volta all'anno si celebra il giorno della fabulazione nel quale tutti coloro che compiono la maggiore età, hanno il dovere di recarsi a Lux, la capitale, per sottoporsi ad un colloquio conoscitivo che determina le sorti del futuro dei giovani.

Coloro che dimostrano di avere una capacità cognitiva superiore alla media o che possiedono particolari doti, riescono ad aggiudicarsi l'opportunità di avere una carica nella capitale, con il conseguente trasferimento.

Durante il mio giorno della fabulazione ho parlato il meno possibile, cercando di non farmi notare da nessuno, mi sono ripromessa che sarei tornata a Gea e che, nonostante il mio sogno fosse da sempre stato quello di trasferirmi a Lux per portare un contributo ai movimenti di ricerca, non avrei mai abbandonato mia madre a crescere le mie sorelle da sola.

Ho sempre provato un immenso senso del dovere nei confronti di mia madre Gilda, non l'avrei mai lasciata da sola per nessun motivo, non me lo sarei mai perdonato.

Quest'anno però potrò rivedere le sontuose strutture d'avorio che si innalzano verso le nuvole, intarsiate d'oro come se fossero dei gioielli preziosi, un'architettura celestiale e mozzafiato, il cuore pulsante del dominio.

Sarà il turno di Edra, e sono così emozionata per lei, avrà l'occasione di dimostrare la sua intelligenza e la sua creatività... sono certa che riuscirà a farsi notare e chissà, magari la inseriranno in qualche Circolo Artistico permettendole di viaggiare per l'intero dominio.

«Daphne scendi, la mamma ti cerca!» Edra urla dal piano inferiore con una certa urgenza nel tono di voce.

Sicuramente non preannuncia nulla di buono.

Faccio un bel respiro e mi dirigo di sotto cercando di prepararmi mentalmente, ho così tanti motivi per temere le sue parole che non saprei nemmeno da dove iniziare. È in piedi di fronte al camino e le rughe che le solcano la fronte mi fanno capire subito che stiamo per iniziare a discutere, la conferma arriva nel momento esatto in cui i suoi occhi si posano su di me.