Al mio risveglio, sento che è tutto diverso. La luce è limpida. Siamo ancora in spiaggia. Abbracciati. Sto spalmata sul petto di Austin. Lui è pieno di sabbia. Io indosso la sua giacca di pelle. Deve avermela messa ieri sera.
Cerco di non ridere. Sbadiglio, lentamente mi stacco, e mi metto in piedi. I muscoli sono indolenziti. Ho dormito in una posizione scomoda ma nonostante questo, ho dormito splendidamente.
Mi tolgo la giacca e gliela poggio addosso. Dopodiché comincio a camminare, lungo la riva. Tolgo le scarpe e le calze, e lascio che i miei piedi si godano la sensazione dell'acqua fresca e della sabbia morbida e liscia.
Stare qui mi ricorda la Cornovaglia. La mia terra. Ho abitato per tutta la vita in un cottege in riva al mare. A Bodmin. E solevo passeggiare sulla spiaggia ogni volta che mi sentivo giù o pensierosa.
Uscivo da casa. Scendevo dal sentiero. Svoltavo e continuavo a scendere finché non intravedevo la sabbia ed il mare.<<Buongiorno >> dice Austin. Mettendosi accanto a me, con voce impastata. Mi abbraccia e mi bacia una guancia e sul collo.
<<Buongiorno a te >> rispondo accoccolandomi alla sua stretta.
<<Perché ti piace tanto il mare ?>> Domanda spontaneo, stringendosi ancora di più a me.
<<Quando stavamo in Cornovaglia, avevo la spiaggia a pochi passi da casa. Mi piace perché mi ricorda casa>>
<<Ora sarò io la tua casa>> scoppio a ridere e girandomi lo bacio.
<<Perché ridi ?>> <<Perché non pensavo che un duro come te fosse tanto dolce. Credo mi si sia cariato un dente. >> <<Davvero ?>> minaccia di farmi il solletico e cosí mi metto a correre.
Andiamo più veloci che possiamo. Austin riesce a raggiungermi varie volte. Mi afferra e mi solleva. Mi fa girare e ridiamo come bambini. Spensierati. Potessimo essere sempre cosí. Potesse il tempo smettere ti ticchettare.
Dopo un po'. Sfiniti per la corsa decidiamo di andare a fare colazione.
Saliamo in sella alla moto e andiamo in un bar.
Entriamo al primo che troviamo. E ci mettiamo seduti ad un tavolo abbastanza centrale. Viene una cameriera verso di noi.
<<Salve, cosa vi porto ?>> domanda guardando solo Austin.
So che è molto popolare tra le ragazze. Non solo perché è molto bello ma perché ha quell'aria da duro. Un' aria che sa di libertà e guai. La stessa aria che ha attirato anche me, lo ammetto.
Lui però non la degna di uno sguardo. Fissa il menù e poi guarda me <<Cosa prendi piccola ?>> trattengo un sorriso, notando la delusione nello sguardo della donna. E rispondo <<Prendo dei pancake al cioccolato e un succo di arancia rossa >>
<<E lei ?>> Continua a fissarlo.
<<Caffè nero zuccherato e un waffle con fragole>> <<Vi porterò tutto quello che vorrete, e se vi occorrerà altro io sono Mindy>> Austin si accende una sigaretta, senza degnarla di uno sguardo.
Cosí Mindy, si allontana a capo chino.
<< È carina e tu le piaci molto,
si vede >>
Austin alle mie parole. Volta lo sguardo. Mi osserva, buttando fuori il fumo.
<<Ah si ? Non me ne sono accorto >>
<<Ti spogliava con gli occhi. Tu la trovi carina ?>> <<Si, ma non è il mio tipo. Oggettivamente tutti qua dentro sono carini, ma io amo te >> non riesco a trattenere il sorriso.
Nasce spontaneo ed emozionato.
Mi sporgo e gli rubo la sigaretta dalla bocca. Austin mi regala un sorrisetto poi si toglie la giacca, e la poggia sullo schienale della sedia.Gustiamo un ottima colazione. Lascio che mi racconti alcuni aneddoti della sua infanzia. Racconta rilassato e divertito per varie parti.
Sorrido a mia volta <<Ricordo che mi spinse e quando caddi a terra, mi si scheggio il dente. Cominciò anche ad uscire un po' di sangue dal naso. Ero terrorizzato ma non piansi. Volevo sembrare un adulto>> <<Duro fin da piccolo. Perché Tommy ti spinse ?>> <<Suppongo gelosia. Da quando ero nato mamma aveva occhi solo per me. Si era stufato. >> Ridacchia. <<A me invece è caduta la TV addosso a cinque anni>> <<Davvero ? Io a cinque anni ebbi la mia prima lavanda gastrica, avevo bevuto del profumo di mia madre>> assumo un aria schifata <<Perché ?>> <<Forse volevo l'alito profumato >> scuoto la testa ridendo con lui.
I legami si formano conoscendosi a fondo. Non basta presentarsi, provare dei sentimenti e baciarsi. In amore ci vogliono tante cose. Alcune più importanti di altre. Come la fiducia. La pazienza. Il compromesso. Il rispetto. La dolcezza. E qualcuno aggiungerebbe anche molto sesso. In ciò mi troverebbe d'accordo. Perché non c'è legame romantico che può fare a meno di quello carnale.
Ma per noi è ancora presto.
Per ora è meglio ispezionare parti di noi ancora coperte.
Austin va a pagare e poi usciamo dal bar. Di nuovo in sella alla moto, stretti l'una, all'altro. Ci rechiamo a casa mia.
STAI LEGGENDO
Biker Wings
ChickLitBriar Tail, vuole studiare, vuole fare parte di menti acute ed essere inquadrata. Austin Collins ama la sua moto. Taciturno sfida la velocità, odia essere come gli altri. Un amore ruggente e selvaggio. Due vite, due cuori. S'incontrano, s'intrecci...