Capitolo 29

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La chiesa è gremita di persone. Non conosco nessuno. Ingoio la saliva, sto in piedi all'entrata della chiesa. Rose mi si mette affianco. Mi prende per mano e mi sussurra <<Devo
parlarti >> non la guardo ma rispondo <<Adesso?>>
È il momento meno opportuno.
<<Mi sento male. Credo sia il bambino, non possiamo andare in sacrestia ?>>
Mi giro preoccupata <<Cosa ti senti Rose ?>> <<Ho dolori ti prego andiamo in sacrestia.>> si piega.  Non finge. Accetto e lascio che mi trascini verso la sacrestia. Davanti a tutti i presenti. Sono mortificata.
Una volta all'interno chiude la porta e smette di mugugnare dal dolore.
<<Rose stai bene ?>> Lei mi sorride. Mi fa un'occhiolino e poi guarda verso l'altra entrata. Sono attonita. Mi giro a mia volta e trovo Austin, appoggiato al muro.
Indietreggio. Il mio cuore batte all'impazzata e Austin cammina verso di me <<No!>> Dico perentoria. Metto il palmo aperto davanti a me e lui si ferma. È bellissimo nel suo smoking nero, con camicia nera e cravatta viola. I capelli sono ribelli come sempre e ha un accenno di barba.
Sembra che il tempo non debba scalfirlo. È uguale al giorno che l'ho conosciuto.
<<Briar dobbiamo parlare >> abbasso la mano e guardo mia cugina. Lei scrolla le spalle, mi mostra due pollici in su, e si allontana verso l'altra uscita. Provo acredine, mi ha ingannata.
Prendo un grosso respiro e poi lo rilascio <<Cosa vuoi ?>> lui sorride nervoso <<Ecco...>> si fissa le scarpe come a voler dare l'impressione che non sa da dove cominciare.
Incrocio le braccia. E in momenti come questo che vorrei una sigaretta.
<< Non sposarlo, tu non lo ami, lo stai facendo solo per me lo so, Rose mi ha detto tutto>> sputa fuori tutto veloce, ha fretta di fermarmi <<Non era un suo diritto dirtelo. >> <<È vero. Era tuo. Ma hai scelto di mentire per proteggermi, e lo capisco. Ma sei davvero disposta a sposarlo ? Io non ti chiederò mai questo sacrificio>> <<Non ho chiesto il tuo permesso>> lo scanso e vado verso la porta ma lui accorre e si appoggia proprio ad essa <<Briar ascoltami. Noi ci amiamo. Non puoi sposare Luke. Io non voglio che ti rovini la vita. Sposa me, scappa con me. Adesso, prima che sia troppo tardi >> scuoto la testa trattenendo, la tristezza.
<<Austin...>> Gli accarezzo il viso e lui si bea del mio tocco.
<<Non è cosí semplice. Tutto ha un prezzo ed io per amarti pagherò il mio. E tu farai lo stesso. Il nostro prezzo e perderci. >> Lui prende la mia mano <<Io ti amo, follemente. Questo amore mi consuma e mi alimenta. Io non ti lascerò commettere questo errore>>
I suoi occhi trasudano opposizione e fermezza. I miei paura e sconforto.
<< Imparerò ad amare Luke. Sarò sua moglie e tu imparerai a vivere senza di me. Ma almeno saprò che sei al sicuro>> <<E tu sarai al sicuro
Briar ?>>piango silenziosa. Le nostre fronti si toccano e a malincuore sussurro <<Non spetta a te salvarmi Austin>> detto questo mi stacco ed esco fuori la sacrestia.
Vado diretta all'entrata. Mi asciugo gli occhi e prendo mia madre a braccetto.
<<Va tutto bene tesoro ?>> annuisco sicura <<Adesso si. >> <<Sei sicura di non star commettendo un errore ?>>
<<Mamma andiamo>> eludo la sua domanda. L' organista comincia a suonare, comincia la marcia nuziale. Mia madre ha capito che c'è qualcosa che non va.
Ma non può aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato.
Luke mia guarda ed io guardo lui.
Tutti si alzano in piedi. Sorridono ignari di tutto. Mi vengono scattate tante foto. Procedo a mento alto.
So che è tutto uno sbaglio, ma so anche che oltre al lasciar andare. L'amore vero si manifesta col sacrificio. Tutto ciò che penso, che dico e che faccio mi porta ad Austin, e di questo gli sarò grata per sempre. Sorrido a tutti cordiale.
Arrivata all'altare, mia madre mi bacia sulle guance e poi consegna la mia mano a Luke.
Lui la stringe e mi porta davanti a sé. Prende anche l'altra e mi sorride gaio.
Io rimango immutata, seria.

Tutti tornano seduti. La funzione sta per cominciare. La porta della sacrestia si apre ed esce Austin. Si mette all' impiedi in fondo alla sala. Sul lato sinistro.
<<Cari fratelli e sorelle. Siamo qui oggi per unire quest'uomo e questa donna nel sacro vincolo del matrimonio>> il mio viso percorre la sala e lo vedo. Mi guarda serio, con la testa leggermente inclinata per via anche della sua altezza.
Ha sempre quell'aria da duro.
<<Se qualcuno conosce il motivo per cui queste due persone non debbano sposarsi che parli adesso, o taccia per sempre>> a queste parole dell'arcivescovo, comincio a tremare.
Guardo Austin e lui mi mostra un sorriso. Poi comincia ad avanzare. Scuoto la testa e lui senza smettere di fissarmi urla << Io, sono contrario a questo matrimonio! >> tutti si girano a guardarlo. Il brusio rimbomba per la chiesa cosí come la sua voce bassa e magnetica.
<<Austin, no>> sussurro. Guardo Luke e lui guarda verso Austin. Sembra che voglia ucciderlo. Sciolgo la stretta e scendo dall'altare. Mi dirigo verso Austin <<Perché ?>> <<Perché ti
amo >> mi afferra per il viso e davanti a tutti mi bacia.
Mi aggrappo a lui. Unica mia speranza di felicità. Rose si alza ed esulta. Tommy batte le mani. Molti lo fanno  Luke invece prende la parola.
<<Come ti permetti di baciare la mia fidanzata e interrompere il mio matrimonio. >> Mi afferra per il braccio destro e mi allontana da Austin .Stringe la presa. Mi fa male.
E Austin se ne accorge.
<<Lasciala andare o dovrò
picchiarti >> <<Già tu risolvi tutto con i pugni ?! >>
<<Ti ho detto lasciala !>> Grida furente e allora Luke impaurito mi lascia andare. Ho un segno rosso molto evidente. Sento dolore, e guardo i presenti, che sconvolti fissano la scena.
Ho paura e sento di dover vomitare. Cosí corro verso il bagno della chiesa. Rose mi segue a fatica. Lascio che i due uomini decidano chi è il più forte, e una volta dentro il bagno mi accovaccio davanti il water e comincio a rigettare la colazione.
<<Briar va tutto bene ?>> Rose mi accarezza la schiena con dolcezza.
<<E adesso ?>> Chiedo pulendomi la bocca e tirando lo scarico.
Mia cugina scuote la testa <<Non so cosa capiterà adesso, ma ringrazia che Austin sia intervenuto. Ti ha salvata dall' errore più grande della
tua vita >> annuisco consapevole. Mi tolgo la collana e l'anello. <<Già, hai ragione. L'ho respinto tante volte. Ma lui ha continuato a lottare per noi. Ora tocca a me>> A passo deciso, ritorno in chiesa. I due uomini stanno uno di fronte all'altro e si inveiscono contro. Ma sono fiera di Austin. Non è ricorso alle mani. Vado verso Luke.  Lo chiamo e lui si volta verso di me.
<<Sarai un bravissimo senatore. Ma non posso sposarti. Scusami. >> Gli prendo la mano e gli metto l'anello e la collana sopra il palmo. << Che stai dicendo abbiamo un accordo ?!>>
Tutti mormorano sconcertati. Mi tolgo il velo e lancio il bouquet ad una donna nelle prime file. Lei lo afferra al volo. Sorrido.
Affianco l'uomo che amo, e lo prendo per mano.
<<L'accordo è saltato. >> Austin mi stringe a sé, poi ci guardiamo e sorridenti ci diamo alla fuga, corriamo cosí fuori la chiesa anglicana.
<<Briar non puoi farmi questo !!!!>> Urla Luke. Ma io non lo ascolto più.
Veniamo investiti dai fotografi. Scattano foto e fanno tante domande. Ma ciò che è fatto ormai non si cambia. Sorrido felice. Sento l'adrenalina scorrere ovunque dentro di me.

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