( Pov. Austin )
Sto cercando di uscire da casa di Briar, da quasi dieci minuti. Ma lei non me lo permette. Continua a trattenermi sulla soglia. Mi bacia ridendo.
Si è risvegliata euforica. Felice.
<<Piccola lasciami andare. Se tornano tua madre e tua zia ?>> lei mi bacia di nuovo << No, rimani>> <<Mia madre mi aspetta, non posso >>
Rose e Tommy ci guardano scocciati
<< Che schifo >> <<Spudorati, io non mi sono mai comportata cosí >> <<Mi viene da vomitare >> replica Rose.
Ci stanno prendendo in giro.
Briar si volta e li guarda <<Ah ah ah. Siete spiritosissimi >> sorrido.
Le accarezzo il viso e poi finalmente mi libera dalla sua amorevole stretta.
Mio fratello saluta Rose col cinque <<Elegante>> <<Lo so, noi abbiamo classe >> Risponde Tommy, mi supera con una spallata e sale in sella alla sua moto. Il cielo è nuvoloso. E d'un tratto avvertiamo dei tuoni.
Salgo dietro di lui. Dò un' ultimo sguardo a Briar, che mi saluta con la mano. È tenera.
Tommy accelera per le strade.
<<Sei sicuro di voler tornare
a casa ? >> mi chiede mio fratello, con una punta di terrore.
<<Si, lo faccio per mamma, tu che fai rimani o te ne vai ?>> <<Dipende da papà. Se c'è, sarò costretto a non entrare>> annuisco, anche se lui non può vedermi. La velocità mi scuote il corpo e il corpo.
Si dice che la felicità sia sopravvalutata, ma per la mia famiglia é una conquista.Arrivati alla villa, ci dividiamo. Mio fratello parcheggia nel garage ed io corro verso il mio balcone. Mi arrampico. Con fatica e paura, riesco ad arrivare fin dentro la mia camera da letto. Tiro un sospiro di sollievo. Mi tolgo il giubbotto di pelle. Gli stivali e i jeans. Cerco di essere veloce. Indosso un pantalone nero della tuta. Mi sistemo i capelli e a piedi scalzi esco dalla stanza.
Mi dirigo alla camera da letto di mia madre. Aperta la porta, lei mi vede e si fionda ad abbracciarmi. È in lacrime.
<<Mamma cosa è successo ?>> domando allarmato. L'aiuto a sedersi sopra il suo letto <<Tuo padre ti sta cercando da ieri è nervoso, arrabbiato. Ha minacciato di ucciderti>> sospiro, le minacce di mio padre non mi fanno paura.
<<Austin, chi è Briar Tail ?>>chiede mia madre di getto, mi nasce un sorriso <<È...è la donna che amo>> mia madre smette di piangere. Mi osserva incredula.
Mi nasce una stretta alle budella. Come se sentano che sta per succedere qualcosa di brutto.
Lei mi abbraccia
<<Sono felice per te >> <<Grazie mamma >>
È davvero felice per me.Improvvisamente si spalanca la porta. Sbatte contro il muro, e ci costringe a sussultare dalla paura.
Spunta mio padre.
I suoi occhi sembrano iniettati di sangue. Viene verso di me. E con forza, mi solleva dal letto. Mi sbatte al muro. Io non reagisco. Mia madre corre a nascondersi. Prova troppa paura.
<<Tu piccolo bastardo. Dove sei stato ?
Ti ho detto cosa dovevi fare. Dovevi solo ubbidire. Sei stato da quella prostituta vero ? Ma io la rovino ! >> Urla e digrigna i denti.
Non ci vedo più dalla rabbia e allora lo spingo. Gli tiro un pugno in pieno volto.
Comincio a picchiarlo finché non si trova spalmato a terra <<Se ti avvicini a lei ti uccido>> sibilo vicino al suo volto.Ma mio padre non è sprovveduto come sembra. Sanguina dal naso ma non si lascia intimorire << E cosa farai ? Come lo vedi questo futuro ?>> rimango sorpreso e mi allontano. Rimettendomi in piedi. Mia madre spaventata, rimane in un angolo. Trema per ciò che ha visto e sentito.
Mio padre ride e si rimette a fatica in piedi.
<<Che vuoi dire ?>> <<Già me lo immagino. L'erede diseredato che pulisce le case. Mentre sua moglie fa l'avvocato. Io so tutto di quella famiglia, credi che sia uno sprovveduto. O meglio un folle che manda i suoi figli nel mondo senza sapere cosa fanno ? O chi frequentano ?>> annaspo.
Lui si sistema la giacca e mi fissa con una rabbia brutale. Sento le mie budella contrarsi ancora, ed un senso di nausea farsi largo.
<<Dimmi come farà l'avvocato se io gli farò sospendere la borsa di
studio ?>> non so cosa rispondere. Stringo le mani in dei pugni.
<<Ecco cosa farai se vuoi che la tua ragazza sia risparmiata.
La lascerai. Annuncerai il tuo fidanzamento con Stella Vannifer. Uniremo gli imperi, le famiglie e tra due anni erediterai l'azienda, mi darai dei nipoti. E la nostra famiglia sarà salva dalla vergogna in cui tu e tuo fratello, ci avete quasi gettati. >>
Ho le lacrime agli occhi. Pensavo di poterlo gestire. Di poterlo sfidare. Ma vince sempre lui. Non importa cosa io scelga di fare.
<<Hai capito quello che ho detto
Austin ?! >> Urla, io mi guardo attorno in difficoltà. Cerco aiuto. Ma mia madre mi guarda, come a volermi dire che non può fare nulla.
<<Mi sono spiegato ?>> Mi grida a pochi centimetri dal viso.
<<Ho capito>> mi arrendo.
Sono un codardo, e lo so anche io.
Ma a volte quando si ama. Bisogna proteggere. Ed il modo migliore per farlo, e lasciando andare.
Mio padre soddisfatto esce dalla camera ed io cado sopra il letto. Comincio a piangere e singhiozzare. Mia madre accorre da me e cerca di consolarmi. Ma a nulla valgono i suoi abbracci e le sue carezze.
Perché so, che stavolta tutto sarà inutile.
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Biker Wings
ChickLitBriar Tail, vuole studiare, vuole fare parte di menti acute ed essere inquadrata. Austin Collins ama la sua moto. Taciturno sfida la velocità, odia essere come gli altri. Un amore ruggente e selvaggio. Due vite, due cuori. S'incontrano, s'intrecci...