Pov Evelyn
Lascio che Simon mi conduca al centro della pista e che le sue mani scivolino lungo il mio corpo, accarezzandolo leggermente, senza volgarità o possessione. Solo una lieve carezza che però non suscita in me alcuna emozione.
Inizio a ondeggiare a ritmo di musica, un ballo sensuale, ma non eccessivo, prestando bene attenzione a non far scontrare il mio bacino con il suo basso ventre.
Sarò anche delusa da Brian, da me stessa, e dal mondo intero, ma non mi abbasserò a determinati livelli. Inoltre, sentire delle mani estranee toccarmi, seppur senza malizia, mi dà il voltastomaco; il senso di sporco da quella notte non mi ha ancora abbandonato, se non tra le mani del diavolo in persona. Un diavolo tentatore, solo così posso definirlo. Il mio diavolo tentatore personale, per tutti gli altri semplicemente Brian Curtis.
Simon continua a ballare e mi invita a fare lo stesso. Balliamo, ballo, e cerco di non pensare. Il risultato di questo tentativo è scadente fin dal principio, perché ogni tre per due il mio sguardo finisce per cercare quello del bello e dannato, che se ne sta poggiato al muro accanto al nostro divanetto, con le braccia tese, dritte lungo i fianchi e le mani strette a pugno.
Il suo sguardo è di puro odio. I suoi occhi emanano fuoco e fiamme, e lui non prova nemmeno a nasconderlo.
Il mio tentativo di non pensare fallisce definitivamente, e miseramente oserei dire, quando Brian decide di raggiungerci in pista, assieme a una Belen decisamente troppo fiera e sorridente, la quale si becca gli sguardi taglienti di Jasmine, oltre che della sottoscritta.
Simon richiama nuovamente la mia attenzione, portando le mani sulla mia vita e facendomi voltare nella sua direzione.
Solo ora mi accorgo del lento che è appena partito, generalmente il tipo di musica che segna la fine della serata.
Iniziamo a ondeggiare. La situazione è imbarazzante, ma cerco di non viverla pesantemente. Percepisco gli occhi di Simon focalizzati sulla mia scollatura, al che storco il naso. Un brivido di soggezione mi attraversa, ma faccio finta di nulla, e continuo a muovermi.
Osservo Belen avvinghiata a Brian, il quale però non la degna di uno sguardo. Al contrario, noto con compiacimento che il suo sguardo è ininterrottamente sulla mia figura.
Pensavi di avere l'esclusiva, Curtis? La hai, cazzo, non voglio che nessuno mi tocchi in quel modo, come fai tu. Ma non devi saperlo. Non devi essere tu ad avere il coltello dalla parte del manico. Non te lo consentirò più, non abbasserò più la guardia.
Dopo questo ballo che sembra interminabile, mi allontano leggermente da Simon, lo guardo imbarazzata e abbasso lo sguardo.
Lui subito porta due dita sotto al mio mento riportando i miei occhi nei suoi. Mi irrigidisco per il contatto improvviso e inaspettato, ma poi rilasso la muscolatura per non dare nell'occhio.<<Non immaginavo fossi così brava a ballare>> mi fa un occhiolino per poi fare un passo indietro, e portare una mano nella tasca dei suoi pantaloni.
<<Grazie, me la cavo>> sono in imbarazzo, non so mai cosa dire in queste situazioni.
<<Direi che possiamo cimentarci nuovamente in qualche ballo improvvisato... in futuro>> dice tirando fuori dalla tasca il telefono e porgendomelo.
<<Penso che il tuo numero o il tuo Instagram possano fare al caso nostro>> Sorride sollecitandomi ad afferrarlo.
<<Si, certo>> sorrido annuendo dopo un attimo di smarrimento.
Non vorrei lasciare il mio numero a un perfetto sconosciuto, ma ci ho appena ballato dinanzi a mezzo campus, per cui sarebbe più assurdo rifiutare la sua richiesta.
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My Weakness
Roman d'amourA Evelyn Turner non è mai mancato nulla. Una villa enorme con piscina annessa, un bagno privato in stanza con vasca idromassaggio, vestiti e trucchi delle migliori marche, sfoggiati durante le cene e i gala dell'alta società. Studentessa brillante d...