My Weakness

CAPITOLO 15

POV BRIAN

Stringo in una presa salda il bicchiere di plastica contenente quel liquido amarognolo che il barman mi ha servito spacciandolo per alcolico.

Effetto farfalla: un innocuo bicchiere sta subendo le peggiori torture per lui, e questo per colpa dei miei fottuti compagni di corso che non fanno altro che squadrare mia sorella ed Evelyn mentre sono in pista intente a spassarsela.

Beh, non che il bicchiere di Noha sia messo poi così meglio. Ho notato il suo attaccamento verso mia sorella, l'eccessiva protezione nei suoi confronti, un po' come la mia. Tuttavia, ha nel suo modo di guardarla un qualcosa di diverso dal sottoscritto. E quello che leggo non so se possa piacermi o meno.

Liam è invece il più tranquillo tra noi. Sta con questa ragazza, Sissi. A quanto pare, i due avevano iniziato una conoscenza tramite un social e si erano già visti un paio di volte. E oggi ha deciso di presentarcela, nonostante tra i due non vi sia stato ancora nulla di concreto.
Ma, d'altra parte, Liam è fatto così: preferisce fare le cose con calma. Sotto questo punto di vista è molto diverso da me e Noha. Per lui una scopata non resta tale ma se avviene significa sempre qualcosa di più.

Per quel che mi riguarda, in un'ora ho già dovuto allontanare Jasmine ben tre volte. Stasera non sono dell'umore giusto per scoparla e in più non riuscirei a reggere la sua voce acuta che si accentua ancora di più mentre gode. Inutile dire che Jasmine l'ha visto come un vero e proprio rifiuto e ha passato gli ultimi dieci minuti a squadrare male me e le due ragazze intente a ballare. Non so cosa le stia passando per la testa, ma di certo non sono cazzi miei.

Un bicchiere sbattuto sul tavolo con tanto di liquido che inizia a scorrere su di esso mi fa tornare con lo sguardo nel punto in cui si trovano Alisia e la sua amica. Peccato che l'unica cosa che riesca a scorgere si mia sorella coinvolta in una ravvicinata conversazione con uno dei tizi che prima non faceva altro che guardarle il culo.

Le intenzioni di lui sono chiare, e la sua reputazione le conferma.
Alisa invece è una provocatrice per natura, porta i ragazzi al limite per poi piantarli in asso. Tuttavia, la sua ingenuità è resa evidente dal fatto che non sappia capire quando è meglio lasciar perdere.

E quando vedo la mano di lui poggiarsi sul suo fianco, stringendolo con fare possessivo, per poi scendere verso il sedere, non ci penso due volte a scattare dal posto, assecondando quella che era stata la contemporanea reazione di Noha.

Ci avviciniamo ad Alisia, e come se già ci fossimo organizzati in precedenza, ci muoviamo in perfetta sincronia, con lui che stacca con forza il braccio del tizio dal fianco di mia sorella, spingendolo nel contempo all'indietro, per poi pararsi davanti a lei facendole da scudo con il suo corpo.

Fossi stato io ad allontanarlo non mi sarei limitato a una semplice spinta. Lo avrei già massacrato. Noha in questo è migliore di me. Sa gestire la rabbia. Sa quando contenersi. Non ci fossero stati altri presenti il ragazzo a quest'ora sarebbe già steso al pavimento. A me della presenza altrui importa poco e nulla.

Affianco il mio amico alla sua sinistra. Lascio che sia lui a prendere in mano la situazione, perché mi fido e perché i miei occhi stanno intanto cercando di scorgere un piccolo particolare.

Un piccolo particolare di nome Evelyn Turner, un piccolo uragano che manca all'appello.

"Se hai finito di fare il coglione puoi anche andartene. E fidati, puoi ritenerti fortunato che io ti stia dando questa possibilità".
Il tono gelido di Noha potrebbe pietrificare chiunque. Non me. Ci siamo trovati in diverse situazioni in cui ha dovuto sfoggiare questo lato del suo carattere.

Mi giro a controllare Alisia.

"Stai bene?" Le domando col labiale. Se lo stronzo l'avesse turbata anche solo di un minimo, non ci sarebbero state persone su questo pianeta in grado di salvarlo. Mi guarda e annuisce con sicurezza e anche con noia. Non penso abbia gradito il nostro intervento.