Confusione.
Quello che sono riuscita a leggere sul volto di Nash è stata confusione. Anche stupore, ma la confusione sovrastava il suo stupore. Lo avevo lasciato sulle scale senza parole, a bocca aperta. Non aveva né replicato né risposto con arroganza con qualche sua solita battutina. Era rimasto lì a guardarmi. Se fosse stato veramente un bacio senza sentimenti, probabilmente non mi avrebbe ripetuto così tante volte che non dovevo farmi strane idee. Non avrebbe dovuto neanche mandarmi quel messaggio quella sera. E forse non avrebbe neanche dovuto fa cadere quel foglietto. Ma non posso ancora dirlo che lo abbia fatto apposta, perché mi sembrerebbe impossibile. Nash non voleva e non vuole baciarmi, quindi per quale motivo dovrebbe averlo fatto per darmi un bacio? Non ha senso. Non ha assolutamente nessun senso. Io e lui, fin da quando eravamo immersi nel liquido amniotico, ci odiavamo. E nessuno dei due ha mai cercato di mutare quel sentimento profondo reciproco; perché a nessuno interessava essere amici. Non volevamo esserlo, e adesso non lo siamo. Questo era quello che volevamo e non deve cambiare. Non cambierei niente del rapporto con Nash. Ognuno si fa i fatti suoi e pensa a se stesso, non ci interessa niente delle cose che l'altro fa, non ci interessa prenderci cura l'uno dell'altro - anche se questo è un passo che si fa quando si è impegnati in una relazione, cosa che io e Nash evitiamo con molta cura. Hayes mi chiede come sto, cosa ho fatto. Ma Hayes è mio amico, il mio migliore amico. Nash non mi chiede come sto, cosa ho fatto. Ma Nash non è mio amico, e se non mi cerca è solo meglio. Mi farebbe solo salire il nervoso vedere una notifica di Nash che dice "Come stai?". Anche se adesso potrebbe inviarmela dato che ci siamo scambiati i numeri. Fino all'altra sera non ce li avevamo. Tutta la fatica per evitarci e ora lui poteva scrivermi quando voleva. Ma perché dovrebbe scrivermi se non ci stiamo simpatici? Perché no. Non c'è motivo. Quindi posso stare tranquilla, non correrò alcun rischio. Magari mi invierà qualche messaggio provocatorio nei confronti di Shawn per non dirlo ad alta voce - e questo è già strano, perché Nash non esiterebbe un attimo a gridarlo al mondo intero, persino sui social. E allora perché non lo aveva fatto? Cosa sta succedendo a Nash? Qualcuno gli sta facendo il lavaggio del cervello? Spero di no. Voglio che Nash rimanga così, indifferente a quello che mi succede e maleducato nei miei confronti.
Quando siamo entrati nel salone di Shawn e abbiamo ricominciato a chiacchierare, Nash continuava a lanciarmi sguardi seri, freddi. Mi scrutava, osservava ogni singolo movimento che facevo vicino a Shawn, ma non ha mai detto niente, mai commentato. E questo era strano. Quando siamo tornati a casa mi ha pure salutato normalmente, non facendo nessuna smorfia o offendendomi. E questo era molto strano. Troppo strano. Che sta succedendo al vecchio e maleducato Nash?
Non appena mi lancio sul letto, comincio a cercare nei meandri della mia testa un motivo per il quale Nash fosse cambiato in così poche ore. Insomma, dal ringhiarmi addosso a salutarmi senza offendermi ci aveva messo meno di ventiquattro ore. Gli ho detto qualcosa? Insomma, il fatto che pensavo che quel bacio fosse senza sentimenti lo avevo detto per farlo stare zitto, non per metterlo in difficoltà.
È per colpa del bacio? Impossibile, è stato lui a baciarmi per primo.
Non capisco. La mia testa rischia di esplodere se penso ancora a lui. Cerco di staccarmi da quei pensieri ascoltando della musica. Lentamente, Fun, si fa strada nelle cuffiette e la voce soffice di Troye Sivan raggiunge dolcemente le mie orecchie, facendomi chiudere gli occhi.
Let's go have fun.
Appena quelle parole rimbombano nella testa, subito mi viene da pensare a come ci si diverte. E un modo sono le feste. Feste, ragazzi, foglietto, bacio, Nash. Siamo punto e a capo. Comincio a pensare che se ascoltassi qualsiasi cosa potrei facilmente ricondurla alla festa e di conseguenza a Nash.
Ma perché a Nash? Perché non Shawn? C'era anche lui alla festa, ed è di gran lunga meglio di Nash. Alto, magro, capelli scuri, lineamenti ben scolpiti, occhi scuri ma puri allo stesso tempo e quella sua voce soffice, un po' acuta, ma semplicemente adorabile. Rimarrei ore, se non giorni, ad ascoltare Shawn parlare. E poi è così gentile. Ti porta rispetto e non ti mette a disagio davanti a tutti. È il ragazzo che tutte vorrebbero. Ma tutte vorrebbero anche Nash. Ma che se lo tengano, io non lo voglio.
La vibrazione ferma all'istante ogni mio singolo pensiero, portandomi con i piedi per terra. Afferro il cellulare in mano, e la paura che possa essere Nash mi assale. Finora ho solo pensato a lui - il che è strano, perché non penso mai a Nash - e del fatto che fosse cambiato, almeno una piccola parte di lui.
Numero sconosciuto ti ha inviato un messaggio.
Eccolo. È lui. Come faccio a saperlo? Perché non ho mai salvato il suo numero con il suo nome. Cosa mi ha chiesto? Perché mi scrive? Dovrei rispondere?
Se prima leggessi il messagio, suggerisce il mio subconscio. Con esitazione, trascino il dito sullo schermo e dopo pochi istanti posso leggere il messaggio.
Ciao Alessia. Volevo chiederti se sabato sera sei impegnata.
La gola mi si serra e i miei occhi rischiano di uscirmi dalla testa. Nash mi sta chiedendo di uscire? Nash Grier, quel maleducato e odioso del mio vicino di casa, mi sta chiedendo di uscire?
Fammi sapere,
Shawn xxUn lungo sospiro di sollievo si libera dalle mie labbra e il peso che avevo addosso scompare da sopra di me. Ma viene subito rimpiazzato da un altro peso, forse ancora più grande di quello di prima. Shawn mi ha chiesto di uscire. Un appuntamento a tutti gli effetti.
Oddio.
Nuovamente il panico mi pugnala alle spalle e un mucchio di pensieri cominciano a ronzarmi in testa. Come sarà? Come dovrò comportarmi? I vestiti! Che vestito mi metto? A che ora passa a prendermi? Mi passerà a prendere o dovrò andare io a casa sua? Questo significa che gli piaccio?
Prendo un lungo sospiro e rilascio fuori tutta l'aria per provare un po' più di leggerrezza. Dopo aver inspirato ed espirato almeno un centinaio di volte e aver realizzato completamente l'idea che Shawn mi avesse chiesto di uscire, un sorriso grande tanto quanto una casa si fa spazio sulle mie labbra e un gridolino di esultazione si libera dalla mia bocca.
Shawn mi ha chiesto di uscire.
Hei gente!
Scusatemi per il capitolo di passaggio, ma era essenziale per continuare la storia🙈
By the way, votate, commentate e spargete la voce❤️ vi ringrazio per il supporto e per leggere la mia storia❤️Al prossimo capitolo,
Bea👽
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My hero wears Vans || Nash Grier
Fanfiction«Io mi chiedo perché i supereroi siano tutti uguali.» «Cioè?» domanda Nash. «Hanno tutti un mantello, una maschera o una tuta particolare. Il mio no.» «Il tuo com'è?» «Il mio porta le Vans.» -- highest rank: #51 in fanfiction Cover by: MaryStoriex