Dopo aver passato la cena più lunga e imbarazzante della mia vita, ricca di silenzi e discorsi ridicoli, finalmente riesco a scappare in camera e non sentirmi più terribilmente a disagio, aspettando il mio turno in bagno dopo Lucy. Non so cosa provare dopo quello successo fra me e Nash, se essere contenta o se invece sentirmi diversamente. L'unica certezza è che c'è Shawn di mezzo e lui sicuramente non merita di essere trattato come purtroppo lo sto facendo io: non posso dire che lo conosco da una vita, ma posso affermare che questo breve periodo di tempo in cui l'ho conosciuto mi è bastato per capire quanto fosse un ragazzo dolce e sensibile, una persona onesta e genuina che rispetta tutti e specialmente tratta tutti equamente, anche chi a volte non se lo meriterebbe di certo. Dicendo questo, sono pienamente consapevole del fatto di appartenere a quel gruppo di persone e mi si spezza il cuore al solo pensiero. Stare con lui e mettere quella maschera che nasconde tutti i torti che gli sto facendo inizia a diventare pesante e insostenibile, ed oltre ad essere scorretta e terribile, come già detto, Shawn non se lo merita. E sebbene sappia che la mia azione possa concludersi in malo modo, decido comunque di dirigermi in camera di Nash per parlargli, non prima però di essermi assicurata che Lucy si sia chiusa nella sua stanza. Quindi, non appena ne ho la certezza, sgattaiolo nella camera adiacente alla mia, bussando un paio di volte prima di entrare. Nash, seduto sul bordo del letto, si volta verso la mia direzione giusto il tempo di vedere chi abbia messo piede nella stanza, e una volta constatato che si tratti di me, ritorna concentrato sullo schermo del suo telefono riprendendo ad inviare quelli che sembravano dei semplici messaggi.
«Ti disturbo?» gli chiedo per essere sicura prima di avvicinarmi.
«No. – risponde distratto. – Avevi bisogno di qualcosa?»
«Volevo parlarti.»
Nash batte in modo delicato la mano sul posto accanto a lui invitandomi a sedere.
«Va bene.»Con passo lento mi avvicino al ragazzo per sedermi affianco a lui e come se fossi intimorita dal suo sguardo, fisso il mio sulle mie mani che hanno iniziato inevitabilmente a torturarsi.
«Prima stavo pensando che Shawn è coinvolto in tutto questo.»
«E come?»
«È mio moroso, Nash, e ci stiamo comportando come se non lo fosse.»
«Ed io cosa ci posso fare? Non ho la bacchetta magica per far cambiare le cose, Alex» sbotta Nash accigliato.
«Non mi interessa, non era questo quello che volevo dire. – gli rispondo a tono. – Appunto ci stiamo comportando come se io e Shawn fossimo dei perfetti sconosciuti e non se lo merita.»
«Allora cosa vuoi fare? Abbiamo già avuto questa conversazione e so dove vuoi andare a parare. – dice in tono esasperato il ragazzo. – Vuoi evitare che questa cosa fra di noi non succeda più, ma anche se ci riuscissimo non si annullerà ciò che abbiamo già fatto. Se tu continuerai ad uscire con Shawn, questa cosa tra me e te rimarrà, non possiamo cancellarlo. E sarò onesto con te, Alex: non voglio porre fine a questo.»
«Ma non possiamo continuare così, a raccontarci bugie! Non voglio ferire Shawn.»
«Lo hai già fatto, Alessia, anche se lui ancora non lo sa, e non potrai cambiarlo.»
Odio il fatto che Nash abbia ragione e vorrei tanto che fosse diverso, che fosse andato tutto in modo diverso e che tutto ciò non accadesse; se quella notte non avessi deciso di andare a rubare quella stupida bottiglia di vodka adesso non mi ritroverei segregata a casa della zia del mio migliore amico a discutere di problemi sentimentali con suo fratello antipatico. Il problema di tutta questa situazione, come se non bastassero tutti i problemi che ho già, è che Nash mi ha appena confessato che non vuole porre fine a questo nostro strano e complesso rapporto, e la verità è che se avessi voluto frequentare Shawn seriamente, lo avrei stroncato alla radice. Invece ciò che mi fa continuare a cadere in questo circolo vizioso è il fatto che nemmeno io voglio che finisca.
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My hero wears Vans || Nash Grier
Fanfiction«Io mi chiedo perché i supereroi siano tutti uguali.» «Cioè?» domanda Nash. «Hanno tutti un mantello, una maschera o una tuta particolare. Il mio no.» «Il tuo com'è?» «Il mio porta le Vans.» -- highest rank: #51 in fanfiction Cover by: MaryStoriex