50 - I'm back!

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Buonasera a tutti! L'orario sicuramente non è adeguato per pubblicare, però non avevo sonno e in più volevo assolutamente finire di scrivere questo capitolo per poterlo condividere con voi, dato che è da più di un anno che lo state aspettando. Mi dispiace avervi fatto attendere così tanto, però avevo perso completamente la voglia di scrivere e sia la storia che i personaggi non mi prendevano più come una volta, ma questa lunga pausa mi ha un po' aiutata a schiarirmi le idee e a trovare la forza - piano piano - di completare il capitolo. Sto lavorando anche su un'altra storia, che ha contribuito a togliere tempo da dedicare a MHWV, e non vedo l'ora di condividerla con voi. Intanto, vi lascio alla lettura del nuovo capitolo, che sicuramente segna un passo importante nella storia - e scoprirete perché - e vi consiglio anche di passare a leggere quest'altra storia, Melodies From The Past, di questa mia carissima amica, Monica (vi lascio qui il profilo), che è davvero stupenda. Detto questo, ora vi lascio completamente alla lettura. Grazie mille ancora di tutto quanto e di esserci stati sempre nonostante tutto questo tempo di inattività! Siete le migliori/i migliori lettrici/lettori che io possa desiderare.

Love you all, Beatrice.


***

Una volta giunti finalmente a casa, raggiungo il più velocemente possibile la mia stanza, per quanto me lo possa permettere la mia caviglia, e mi lancio sul letto. Nash mi segue a ruota e si appoggia sullo stipite della mia porta a braccia conserte sul petto, guardandomi storto ma comprensivo.

           

«Spiegami, tu che sei uomo, e che quindi capisci, - inizo tra uno sbuffo e un altro. - per voi è sempre così difficile afferrare un concetto?»

«La scusa dell'uomo non regge, Alex» protesta immediatamente.

«Ascoltami un secondo. - sentenzio seccata tirandomi su dal letto. - Se dico che non voglio fare la festa, è proprio impossibile pensare che effettivamente io non voglia fare niente? È proprio così difficile come lo fate apparire capire che io voglio piuttosto stare a casa e passare una serata tranquilla con Shawn o con voi senza bisogno di alcol e musica?»

Lo sguardo duro di Nash si sposta immediatamente verso il pavimento ammorbidendosi lentamente, fino a che tutti i lineamenti si sono rilassati, per poi ritornare nel mio.

«Mi dispiace, Alex. - dice in un sussurro. - Non sapevo che Shawn e Cam stessero organizzando questa cosa.»

«La cosa che mi dà più fastidio è il fatto che Shawn lo abbia fatto sebbene sapesse che fossi contraria. Sono... delusa.»

«Immagino. - fa avvicinandosi e prendendo posto vicino a me. - Non doveva farlo, concordo pienamente con te, ma conoscendo Shawn so che non è il tipo da farti star male volontariamente. A momenti sarà qui, sicuramente, e come minimo non la smetterà di chiederti scusa.»

«Non ho voglia di parlargli adesso.»

«Non puoi scappare da lui, però. – dice cercando di catturare il mio sguardo. – Siete fidanzati adesso, ma a parte questo, è chiaro che vorrà che lo perdoni e sistemare la situazione, come è giusto che sia, e tu non puoi comportarti così. Capisco che tu non voglia parlargli, ma sai che non potrà succedere altrimenti.»

Finalmente il mio sguardo si incastra in quello di Nash e una scossa mi attraversa la spina dorsale. Rimango incantata per qualche istante a fissare i suoi occhi, come se fosse la prima volta che li vedessi, sebbene invece li abbia già visti così da vicino più di quanto io voglia ammettere.

«Quand'è che sei diventato così apprensivo e... pacato?» sussurro rivolgendogli un piccolo sorriso.

Solitamente usavo quell'espressione in tono altamente sarcastico, poiché Nash era tutt'altro che apprensivo e pacato nei miei confronti; ma in questo momento, seduto vicino a me nel mio letto, mi dava l'impressione di avere di fianco un amico su cui contare piuttosto che il fratello antipatico del mio migliore amico. E la cosa che mi lascia ancora più stupita è il fievole sorriso che gli incurva le labbra e lo sguardo chiaramente imbarazzato che si precipita a fissare il pavimento.

My hero wears  Vans || Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora